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Israele, l'Onu a Netanyahu: "Riconsideri l'annullamento dell'accordo"

L'agenzia per i rifugiati dell'Onu spera che Israele "riconsidererà presto" la decisione di annullare l'accordo

Israele, l'Onu a Netanyahu: "Riconsideri l'annullamento dell'accordo"

Riconsiderare la decisione di annullare l'accordo sui migranti. È questa la richiesta dell'Onu al premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha annunciato di aver rifiutato l'accordo secondo il quale 16.520 africani arrivati illegalmente in Israele avrebbero dovuto essere ricollocati in alcuni Paesi occidentali.

"L'Unhcr ha preso atto dell'annuncio del premier israeliano Netanyahu, che ha cancellato l'accordo Israele-Unhcr del due aprile su soluzioni per eritrei e sudanesi che vivono in Israele" ma "continuiamo a credere nella necessità di un accordo win-win da cui possano trarre beneficio Israele, la comunità internazionale e le persone che hanno bisogno di asilo, e speriamo che Israele riconsidererà presto la sua decisione", afferma un portavoce dell'Unhcr, William Spindler.

Era stato proprio Netanyahu ad aver annunciato ieri il raggiungimento di un accordo con l'Onu ieri. In origine, l'accordo con l'Unhcr avrebbe dovuto sostituire un piano di espulsione di circa 40mila migranti verso il Ruanda e l'Uganda, piano poi bloccato dlla Corte suprema israeliana, oltre che dal venire meno della disponibilità del Ruanda.

Il primo ministro israeliano ha deciso l'annullamento dopo aver fatto i conti con le proteste incrociate di una parte della popolazione e di alcuni suoi ministri, oltre che con le smentite di paesi come Italia e Germania, che hanno negato l'esistenza di alcun accordo per il ricollocamento dei richiedenti asilo.

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