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Israele, nella città ultra-ortodossa Puffetta sparisce dai poster

A Bnei Brak sulle locandine del film non compare. Troppo donna per per le locandine

La locandina (con Puffetta) affissa in Israele
La locandina (con Puffetta) affissa in Israele

È soltanto l'ultimo episodio in quello che il quotidiano israeliano Haaretz definisce come una "guerra per la modestia", metaforicamente scatenata dalla fetta ultra-ortodossa del Paese, già arrivata di recente agli onori delle cronache quando Ikea ha scelto di pubblicare un catalogo "women free" per venire incontro agli stretti dettami di una parte della popolazione che conta circa il 10%.

L'ultima vittima della censura del corpo femminile, a ben guardare, non è nemmeno una donna. Nella città di Bnei Brak, dominata dalla componente ultra-ortodossa, a scomparire dalla cartellonistica è stata Puffetta, il personaggio femminile della celebre serie di cartoni animati.

Con l'uscita di I Puffi: Viaggio nella foresta segreta, film in cui gli esserini blu giocani la parte del leone, la campagna pubblicitaria ha dovuto fare i conti con le richieste degli Haredi. A Bnei Brak, a differenza di quanto accade nel resto di Israele, Puffetta sui cartelloni non c'è: troppo "donna", verrebbe da dire.

Forum film, la compagnia che distribuisce la pellicola, ha spiegato che la scelta è stata presa in autonomia dalla compagnia pubblicitaria che si sta occupando del marketing de "I puffi".

Non un caso isolato. Già nel 2015, quando nei cinema era arrivato Hunger Games, saga incentrata sulla storia di Katniss Everdeen, interpretata sul grande schermo da Jennifer Lawrence, a sparire dalle locandine era stata proprio l'attrice statunitense.

A Bnei Brak le immagini di donna sui cartelloni non sono accettabili.

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