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L'allarme di Frontex: "Mai così tanti migranti dal 2016"

Secondo l'agenzia europea per il controllo delle frontiere, nel primo trimestre del 2022 si è avuto un aumento nel numero di migranti approdati irregolarmente in Europa pari a quello del 2016, l'anno della peggiore crisi migratoria

L'allarme di Frontex: "Mai così tanti migranti dal 2016"

Nel primo trimestre del 2022 gli ingressi irregolari lungo le frontiere dell'Unione Europea sono aumentati fino a lambire i numeri raggiunti con le crisi migratorie del 2016. Sembrerebbe un risultato scontato per via della guerra in Ucraina. E invece i dati resi noti nelle scorse ore da Frontex appaiono ancora più preoccupanti.

Perché l'impennata del numero di migranti irregolari arrivati in territorio comunitario si è avuta anche senza conteggiare i profughi ucraini entrati in Ue dallo scoppio del conflitto. Frontex infatti ha tenuto a specificare che il calcolo effettuato nel primo trimestre non ha tenuto conto dei cittadini scappati dalla guerra ucraina.

Numeri record che parlano di crisi

Andando a guardare le cifre fornite dall'Agenzia Europea per il controllo delle Frontiere, si nota come complessivamente dal primo gennaio 2022 al 31 marzo in Europa siano entrati 40.300 migranti irregolari. Il balzo rispetto allo stesso periodo del 2021 è del 57%.

Un aumento del genere non si verificava dal 2016, l'anno più difficile per la gestione dell'immigrazione in Europa e caratterizzato dall'enorme flusso di cittadini iracheni e siriani in fuga dall'Isis tramite la rotta balcanica.

Il 2016 è ancora considerato un riferimento quando si parla di crisi migratoria. Non a caso sul finire di quell'anno l'Europa ha accettato di pagare alla Turchia di Erdogan tre miliardi di Euro per trattenere i profughi all'interno del proprio territorio e chiudere le porte dei Balcani.

Per questo l'attuale aumento di ingressi irregolari, così vicino ai dati di sei anni fa, ha assunto l'aspetto di un vero e proprio campanello d'allarme. Lo spettro di una nuova grave crisi umanitaria, “concorrente” a quella già in corso con l'arrivo regolare di ucraini (per questo non conteggiati nel computo complessivo di Frontex), potrebbe avere delicate conseguenze politiche e sociali in tutto il Vecchio Continente.

Le rotte che fanno più paura

A preoccupare maggiormente è ancora una volta la rotta balcanica. Secondo Frontex, nel primo trimestre 2022 sono passati da qui 18.300 migranti, quasi la metà del totale complessivo. L'aumento rispetto allo stesso periodo del 2021 è stato addirittura del 115%. La rotta balcanica è stata percorsa principalmente da siriani e iracheni.

L'aumento più importante a livello percentuale si è avuto però lungo la rotta del Mediterraneo orientale, quella cioè che porta i migranti dalle coste turche a quelle delle isole greche. Rispetto al primo trimestre del 2021, il balzo è stato del 132%. Complessivamente Frontex ha conteggiato 7.000 migranti transitati dall'Egeo. In gran parte sono stati congolesi e nigeriani, una novità per la rotta orientale.

Sono aumentati del 70% invece gli sbarchi lungo la rotta del Mediterraneo occidentale, quella cioè che coinvolge maggiormente la Spagna. Si parla, in particolare, di 5.850 migranti approdati lungo le coste iberiche, in gran parte marocchini e guineani. Un importante aumento è stato registrato anche lungo il Canale della Manica. Dalla Francia si sono diretti verso il Regno Unito 8.900 migranti, in termini percentuali il balzo rispetto al 2021 è stato del 190%. C'è però una differenza in questo caso con le altre rotte: qui il flusso è in uscita dall'Unione Europea, visto che i migranti dal territorio transalpino vanno verso quello britannico.

Il Mediterraneo centrale

L'unica rotta che ha registrato un decremento è quella del Mediterraneo centrale, ossia la tratta che coinvolge principalmente l'Italia. Secondo Frontex, nel primo trimestre del 2022 i migranti che hanno attraversato questo tratto di mare sono stati 6.202, il 17% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021.

Un dato confermato anche dal nostro ministero dell'Interno, il quale per la prima volta dal settembre 2019 ha iniziato a conteggiare numeri al ribasso negli sbarchi lungo le coste italiane. Al 15 aprile 2022 sono stati 8.441 i migranti arrivati contro gli 8.

522 dello stesso periodo del 2021.

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