L'enorme centro islamico di Monaco finanziato dai sauditi

La costruzione del nuovo centro islamico di Monaco di Baviera è in programma. Secondo Benjamin Idriz, il presidente della locale comunità islamica, tutto è pronto per dare il via ai lavori. I permessi c'erano già da tempo, mancavano però i soldi per acquistare dal comune il terreno sul quale edificare le strutture. Oggi i fondi sono stati trovati: dall'Arabia Saudita arriveranno 3 millioni di euro.

Come si legge in un comunicato della comunità islamica bavarese tre dei 4,5 milioni di euro necessari per l'acquisto del terreno e del materiale e per i lavori verranno erogati da dei finanziatori sauditi. Non viene specificato se si tratti direttamente del governo oppure di iniziative private.

All'appello mancano ora 1,5 milioni di euro, che però i sauditi hanno detto di non potere concedere, nonostante inizialmente si ofssero detti disponibili a coprire tutte le spese. Secondo Benjamin Idriz la responsabilità per questo cambio di rotta è dovuto a motivi strettamente politici, soprattutto alle pressioni che il Ministro dell'economia tedesco Sigmar Gabriel (Spd) avrebbe esercitato sulle autorità saudite. Gabriel, infatti, aveva già più volte criticato la strategia saudita di promuovere la costruzione di moschee sul suolo tedesco.

Il centro islamico che verrà costruito comprenderà una grande moschea, una biblioteca e una scuola di formazione religiosa. La comunità islamica di Monaco dice di impeganrsi per promuovere attraverso il centro un islam democratico e pacifico. Essa è però tuttora alla ricerca di un finanziatore tedesco che copra le restanti spese.

Tra i potenziali finanziatori vi sono anche persone o associazioni provenienti al di fuori del mondo islamico. Secondo alcuni, infatti, la costruzione di un tale cnetro sarebbe importante per rafforzare il dialogo tra musulmani e non musulmani in Germania. Di questo parere è p'er esempio la chiesa evangelica della Baviera, che si è espressa ufficialmente a favore della costruzioen delle strutture: è meglio sapere dove venga propagandato l'Islam, scrive in un comunicato, piuttosto che ignorarlo.

Se questa propaganda rimaesse all'interno del centr si potrebbero effettuare i necessari controlli per assicurarsi che si tratti di un islam che rispetti i valori democratici.