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Licenziata perché non si tinge più i capelli. Scoppia il caso alla tv canadese

Lisa LaFlamme, 58 anni, è stata allontanata dall’emittente, dove da anni conduceva il tg, due anni prima della fine del suo contratto e il sospetto, che l'addio sia stato dettato dal colore dei suoi capelli, ha scatenato la polemica

Licenziata perché non si tinge più i capelli. Scoppia il caso alla tv canadese

Sui social network la foto di Lisa LaFlamme dietro al bancone del CTV News, il telegiornale del più grande network televisivo canadese privato, è diventata l’emblema di una battaglia contro la discriminazione, che sta infiammando il Canada da giorni. Da dodici anni la giornalista e conduttrice 58enne era il volto delle tg dell’emittente CTS, ma il suo contratto è stato rescisso di punto in bianco - a due anni dalla scadenza - sembra per colpa dei suoi capelli grigi. E apriti cielo.

LaFlamme non è riuscita neppure a salutare i telespettatori, onore che era spettato invece ai suoi predecessori e ai colleghi di altre emittenti. Lo ha fatto privatamente, attraverso un videomessaggio pubblicato su Twitter, dove ha espresso il suo rammarico per l’addio improvviso: "Sono scioccata e rattristata. A 58 anni pensavo ancora che avrei avuto molto tempo per raccontare storie che hanno un impatto sulla nostra vita quotidiana".

Secondo i tabloid canadesi, l’arrivo del nuovo direttore del telegiornale, Michael Melling, avrebbe generato uno scossone all’interno della redazione del CTS News e i rapporti con LaFlamme si sarebbero fatti subito complicati. La giornalista, 58 anni, aveva alle spalle anni di servizio come inviata e corrispondente e avrebbe avuto da ridire su alcuni tagli e cambiamenti apportati da Melling, il quale - per contro - avrebbe iniziato a puntare l’attenzione sul colore dei capelli della storica anchorwoman canadese.

Da un paio di anni, infatti, Lisa LaFlamme ha smesso di tingersi i capelli, apparendo in video con il suo naturale colore grigio. Una scelta dettata dalla pandemia, che le aveva reso impossibile recarsi dal parrucchiere, ma che lei aveva definito liberatoria: "Alla fine ho detto: 'Perché preoccuparsi dell'età? Sto diventando grigia'. Onestamente, se avessi saputo che poteva essere così liberatorio, l'avrei fatto molto prima".

La sua decisione non sarebbe, però, piaciuta al neo direttore, il quale in più di un'occasione avrebbe manifestato il suo disappunto sia davanti a lei sia di fronte ai colleghi. Così la rescissione del suo contratto - a due anni dalla naturale scadenza - ha scatenato la polemica. Sui social network il suo licenziamento è stato visto come un abuso, ma soprattutto come una discriminazione sessista e di età. Come era prevedibile, le critiche hanno travolto l'emittente, che ha motivato la scelta come una "decisione aziendale" ma poi, per salvarsi dalla bufera, ha offerto a Lisa LaFlamme altre forme di collaborazione.

Dalla Bell Media, la società madre di CTV, però, hanno fatto sapere di avere aperto un'indagine interna per accertare l’eventuale discriminazione.

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