L'Isis alle donne di Gaza: "Dovete mettere il velo"

Sui volantini distribuiti nella Striscia si minacciano punizioni verso le donne palestinesi. Intanto L'Isis rapisce una giovane donna andata a combattere in Siria al fianco delle milizie curde

L'Isis alle donne di Gaza: "Dovete mettere il velo"

Tornano a farsi sentire i tagliagole dell'Isis. Questa volta il bersaglio della loro minaccia è tutto interno al mondo islamico. Sono le donne che vivono a Gaza, che ricevono un ultimatum: entro una settimana potranno comparire in pubblico solo se velate, altrimenti andranno incontro ad una severa punizione. L’avvertimento è stato lanciato dallo Stato Islamico (Isis) con alcuni volantini distribuiti in un campus universitario della Striscia di Gaza e su Facebook. Le autorità locali (Hamas) cercano di rassicurare la popolazione affermando che a Gaza lo Stato islamico "non è presente".

La circolazione di questi volantini ha destato apprensione, soprattutto a Gaza City, dove una percentuale elevata di donne non si copre il capo (nelle aree rurali della Striscia, invece, la quasi totalità lo fa). Non si specificano quali sarebbero le punizioni per le donne che dovessero sfidare l'ultimatum, giudicate "prive di modestia". Qualcuno teme episodi di violenza, quali ad esempio il lancio di acido sul volto, per deturparle. Secondo i responsabili della Sicurezza locale si tratta, però, di minacce infondate. I servizi di sicurezza sono convinti che a Gaza non esista alcuna presenza dello Stato Islamico.

Eppure, aggiungono fonti giornalistiche, è possibile che si siano creati nuclei di fiancheggiatori desiderosi di emulare a Gaza le fanatiche azioni dell’Isis in Iraq e in Siria. L'allarme è alto. Dal cieco estremismo di Hamas alla violenza brutale dell'isis il passo potrebbe essere breve. Con tutte le conseguenze del caso.

Rapita una donna israelo-canadese

I terroristi dello Stato islamico hanno rapito Gill Rosenberg, giovane israeliana-canadese andata a combattere in Siria contro gli islamisti al fianco delle milizie curde. Secondo il quotidiano israeliano "Jerusalem Post", la notizia del sequestro è stata diffusa oggi dal alcuni siti jihadisti e al momento non è chiaro in quale area sia stata rapita la giovane. Il quotidiano cita fonti della resistenza curda che escludono un eventuale coinvolgimento della Rosenberg fra le milizie attive a Kobani, la città siriana al confine con la Turchia, teatro in questi giorni di violenti combattimenti fra guerriglieri curdi e terroristi. La donna, 31 anni, aveva annunciato la sua partenza verso la Siria lo scorso 20 novembre con un messaggio sulla sua pagina Facebook. Nel caso la notizia del suo sequestro fosse confermata, la Rosenberg sarebbe la prima donna di origini occidentali nelle mani dei terroristi dell'Is.

Secondo l'israeliano Haaretz Rosenberg abitava a Tel Aviv. Era immigrata in Israele nel 2006 dal Canada lasciando una carriera di pilota da aerei di linea e per due anni aveva effettuato il servizo militare nelle forze armate israeliane. Nel 2009 venne estradata negli Usa per una truffa internazionale legata ad una falsa lotteria a premi telefonica di cui rimasero vittime alcuni anziani. Negli Usa ha scontato una condanna a 3 anni di reclusione.

All'epoca era a corto di denaro e aveva anche tentato invano di diventare un agente del Mossad In uni"intervista alla radio israeliana ai primi di novembre aveva annunciato la sua intenzione di unirsi ai peshmerga curdi in difesa di Kobane, prima donna straniera a prendere le armi contro Isis in Siria.

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