Isis, prosegue l'offensiva mediatica. Dopo la radio, nasce una televisione

Trasmetterà anche i video di John Cantlie, giornalista preso ostaggio e usato come portavoce dal gruppo

L'ostaggio britannico John Cantlie in un video girato a Kobane
L'ostaggio britannico John Cantlie in un video girato a Kobane

Trasmetterà 24 ore su 24, facendo il verso alle grandi emittenti all-news, ma sarà la voce dello Stato islamico, che già forte di una macchina propagandistica significativa, ha deciso ora di lanciare un canale televisivo online, che si affiancherà alla radio già avviata da qualche tempo.

Se la stazione Al Bayan si occupa di trasmettere il messaggio del gruppo estremista guidato dal sedicente Califfo Abu Bakr al-Baghdadi nell'etere, a un canale televisivo nelle terre occupate tra Iraq e Siria non erano ancora arrivati. Il sito ufficiale potrebbe essere Khilafalive.info, ora non accessibile, ma dove nei giorni scorsi alcuni utenti sostengono di avere trovato una collezione di video dello Stato islamico.

Tra i programmi che andranno in onda ci saranno anche una serie di speciale realizzati sull falsa riga di un reportage da John Cantlie, un reporter britannico preso ostaggio dall'Isis, che da allora viene sfruttato come una sorta di portavoce del gruppo, per una serie di video in cui sostiene di raccontare la verità su quando realmente stia accadendo.

Tra i video in

cui è comparso John Cantile anche un filmato girato apparentemente a Kobane, la città curda al confine con la Turchia da tempo teatro di una guerra senza quartiere tra le milizie locali e gli uomini dello Stato islamico.

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