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"Non rispetta i nostri valori": Whoopi Goldberg sospesa per le frasi su razza e Olocausto

Goldberg aveva affermato che l'Olocausto non era una questione razziale ma di disumanità. L'emittente ha sospeso l'attrice per 15 giorni

"Non rispetta i nostri valori": Whoopi Goldberg sospesa per le frasi su razza e Olocausto

Le scuse non sono servite a niente. Whoopi Goldberg è stata sospesa dall'emittente Abc News per i suoi commenti "sbagliati e offensivi" in merito alla Shoah. L'attrice premio Oscar non potrà partecipare per due settimane alla trasmissione The View, dove risulta tra le conduttrici in qualità di moderatrice dal 2017.

Le frasi incriminate sulla Shoah

Goldberg, proprio nel corso del talk show The View, ha detto che l'Olocausto non è stato una questione razziale ma di "disumanità dell'uomo nei confronti di un altro uomo". Queste parole hanno scatenato mille polemiche e spinto il presidente di Abc, Kim Godwin, a sospendere la donna con effetto immediato. "L'intera organizzazione di Abc News è solidale con i nostri colleghi ebrei, amici, familiari e comunità. Queste decisioni non sono mai facili, ma necessarie. Lavoriamo in maniera inclusiva, rispettosa e trasparente e i commenti di Whoopi non sono in linea con questi valori", ha spiegato lo stesso Godwin.

Dal canto suo Goldberg si era scusata, ammettendo di aver "parlato male" nello show e spiegando che la Shoah riguarda davvero la razza, perché Hitler e i nazisti consideravano gli ebrei una razza inferiore. "Le parole contano e le mie non fanno eccezione. Mi pento dei miei commenti e sono dalla parte del popolo ebraico", si è quindi scusata l'attrice. Scuse che, almeno per il momento, non le hanno impedito di incassare una sospensione di quindici giorni dal suo ruolo di conduttrice su Abc.

Goldberg travolta dalle polemiche

Certo è che le dichiarazioni di Goldberg hanno scatenato un vero e proprio putiferio. Tanto tra gli addetti ai lavori quanto fra i comuni cittadini, letteralmente scatenati sui social network. Il commentatore Ben Shapiro ha twittato una citazione di Hitler, che nel suo Mein Kampf ha scritto: "La loro stessa esistenza non è fondata su una grande bugia, vale a dire che sono una comunità religiosa, mentre in realtà sono una razza?".

Jonathan Greenblatt, leader dell'Anti-Defamation League, ha twittato un altro messaggio emblematico: "No Whoopi Goldberg, l'Olocausto riguardava l'annientamento sistematico del popolo ebraico da parte dei nazisti, che consideravano una razza inferiore". È sceso in campo anche il Museo dell'Olocausto degli Stati Uniti. "Il razzismo era centrale nell'ideologia nazista. Gli ebrei non erano definiti per la religione, ma per la razza. Le credenze razziste naziste alimentarono il genocidio e l'omicidio di massa", ha cinguettato l'ente.

Lo svolgimento dei fatti

Questo è lo scenario di fondo, con le parole di Goldberg e le reazioni dell'opinione pubblica. Ma per capire che cosa è successo, bisogna fare un piccolo passo indietro. Tutto è iniziato quando nel corso della trasmissione si è parlato del divieto da parte di un consiglio scolastico del Tennessee di un fumetto che racconta i campi di sterminio nazisti durante la seconda guerra mondiale. Si trattava di Maus, che dipinge gli ebrei come topi e i nazisti come gatti, ha vinto numerosi premi letterari.

Ebbene, il consiglio scolastico di quell'istituto ha dichiarato di aver bandito il libro perché le sue volgarità, le nudità e la rappresentazione del suicidio erano inadeguate per i tredicenni. Goldberg è intervenuta dicendo: "Sono sorpresa che il disagio sia stato causato dalla nudità. Voglio dire, parla dell'Olocausto, dell'uccisione di sei milioni di persone, questo non ha infastidito?". L'attrice ha quindi aggiunto che "l'Olocausto non riguarda la razza", ma la "disumanità dell'uomo nei confronti di un altro uomo".

In seguito la donna ha cercato di rimediare, ma il danno era ormai fatto. "Nello show ho detto che l'Olocausto non riguarda la razza, ma la disumanità dell'uomo nei confronti dell'uomo. Avrei dovuto dire che riguarda entrambi", ha scritto l'attrice su Twitter. E ha aggiunto: "Il popolo ebraico in tutto il mondo ha sempre avuto il mio sostegno e a questo non rinuncerà mai.

Mi dispiace per il dolore che ho causato".

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