Londra, Bianca Williams perquisita: "È una schedatura razziale"

La Metropolitan Police sostiene che la macchina della Williams stesse procedendo sul lato sbagliato della carreggiata. Ma per la donna si tratta di razzismo

Londra, Bianca Williams perquisita: "È una schedatura razziale"

La velocista britannica nera Bianca Williams è stata fermata dalla polizia di Londra mentre si trovava a bordo della sua auto assieme al fidanzato Ricardo Dos Santos, anche lui un atleta come la compagnia, e del loro figlioletto di pochi mesi.

Messa così, la notizia potrebbe sembrare una non notizia. Nel senso che l'episodio descritto, avvenuto sabato 4 luglio, racconta un fatto comune: un semplice controllo degli agenti dopo che un automobilista ha commesso un'infrazione stradale.

La versione della polizia

Già, perché la Metropolitan Police sostiene che la macchina della Williams stesse procedendo sul lato sbagliato della carreggiata. Come se non bastasse, la campionessa europea nella staffetta 4X100 avrebbe bucato l'alt degli uomini in divisa. È per questo che gli agenti hanno deciso di perquisire il mezzo e i due passeggeri.

In un video pubblicato in rete dal coach della Williams, Linford Christi, e subito diventato virale, si vede la polizia trascinare i due atleti, entrambi neri, fuori dalla vettura e ammanettarli. La donna, 26enne, anziché riflettere sull'infrazione stradale, ha pensato bene di accusare l'intera Scotland Yard di razzismo. Anzi: di schedatura razziale.

La perquisizione è durata 45 minuti. I metodi usati dagli agenti sono apparsi decisi ma non certo violenti. Probabilmente, vedendo che l'auto non si è fermata al loro segnale, le forze dell'ordine hanno pensato che i conducenti fossero sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, che fossero malviventi o che avessero qualcosa da nascondere. Appurato che i due erano puliti, gli agenti li hanno rilasciati senza alcun problema.

Le accuse di razzismo

I problemi, semmai, sono arrivati in seguito, quando Williams ha iniziato a strepitare nascondendosi dietro all'immancabile razzismo. La narrazione ha quindi cambiato forma. Stando a quanto affermato dall'atleta, la perquisizione/aggressione sarebbe avvenuta perché la coppia era nera e non perché avesse commesso una qualche infrazione stradale.

Il leader laubirista Keir Starmer ha subito cavalcato l'onda del buonismo imperante, condannato l'episodio e puntando il dito contro le forze dell'ordine. "Non penso che la polizia abbia gestito la cosa molto bene. L’uso delle manette è sempre controverso e non vedo come fosse giustificato in questo caso. Se fossi un alto ufficiale e vedessi il video dei fatti, mi sentirei molto a disagio".

Williams: "Schedatura razziale"

Williams si è sfogata a una radio spiegando la sua paradossale versione dei fatti: "Con Ricardo è sempre la stessa storia. Pensano che stia guidando una macchina rubata o che abbia fumato cannabis. È una schedatura razziale. Pensano che sia sospetto che una persona di colore guidi una bella auto in certe zone".

L'atleta ha quindi terminato la propria invettiva facendo la morale agli agenti: "Quando la polizia agisce in modo così violento tutto può andare storto. E non si sono neppure scusati quando ci hanno tolto le manette e ci hanno detto che eravamo liberi di andare".

Il fidanzato Ricardo ha raccontato di essere stato fermato almeno quindici volte da quando, nel 2017, ha acquistato la

Mercedes in questione. L'uomo ha inoltre dichiarato che, con l'auto precedente, una normale utilitaria, non gli era mai successo niente di simile. La coppia ha deciso di sporgere un reclamo formale per quanto accaduto.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica