Per Lula da Silva il posto al governo. E ora in Brasile esplode la protesta

In migliaia in piazza contro una nomina a ministro che lo salverà dalle accuse per corruzione

Per Lula da Silva il posto al governo. E ora in Brasile esplode la protesta

C'è evidentemente lo scandalo Petrobas, il tempismo sarebbe difficilmente spiegabile altrimenti, dietro la scelta di Dilma Rousseff di trovare un posto al governo per il suo predecessore, Luiz Inácio Lula da Silva, accusato per corruzione in un'inchiesta che riguarda il colosso petrolifero statale brasiliano.

Già due settimane fa Lula era stato chiamato a deporre, perché la magistratura è convinta che abbia tratto dei vantaggi, per sé e per il Partito dei lavoratori, quantomeno, ma forse anche per la sua compagine di governo, da uno schema corruttivo. Ora la nomina, ufficializzata ieri sera, a ministro per i Rapporti parlamentari, lo metterò al riparo dalle accuse.

Se alcuni giorni fa il quotidiano O Globo assicurava infatti che Lula non era disposto ad accettare la proposta della Rousseff, ora qualcosa è cambiato. Secondo il presidente brasiliano la richiesta di arresto per il suo predecessore "non ha fondamento giuridico". E a poco sono servite le sentite proteste di un altro ex presiente, Fernando Henrique Cardoso. Da ieri Lula è un ministro del governo.

L'ufficialità della nomina ha scatenato proteste in tutte le principali città del Paese. In migliaia sono scesi in piazza a San Paolo e a Brasilia. Qui i manifestanti si sono riuniti vicino al Palacio del Planalto, la sede della presidenza, ma anche a Belo Horizonte, Curitiba, Río de Janeiro e Florianópolis le proteste non sono mancate.

A infuocare la protesta anche la pubblicazione da parte della magistratura di un'intercettazione telefonica che riguarda Lula e la Rousseff, in cui si lascerebbe intendere che la nomina è proprio una strategia confezionata per "salvare" l'ex presidente. Intanto dal parlamento arrivano segnali di malumore. C'è chi è pronto a lasciare la maggioranza e chi chiede a gran voce che Dilma lasci il suo posto.

Ma mentre Lula giurava da ministro della Casa civile e tra i manifestanti continuavano i tafferugli, il giudice federale brasiliano Itagiba Catta Preta Neto, del 4/o tribunale del Distretto federale, ha emesso una sentenza provvisoria che sospende la nomina dell'ex presidente. Secondo il giudice, infatti, il giuramento presenta indizi di "irregolarità" e può rappresentare un "intervento indebito nell'attività della polizia, dei pm e della magistratura".

Nello stesso provvedimento provvisorio, Catta Preta ha disposto che la presidente Rousseff sia intimata all'"immediata esecuzione" della sua decisione. "Ci aspettavamo qualcosa del genere, il governo farà subito appello", ha annunciato l'ex ministro Gilberto Carvalho.

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