Poteva essere un disastro l'arrivo in Messico dell'uragano Patricia, che minacciava di essere il "più pericoloso mai registrato nel mondo" e il cui impatto sulle coste è in realtà stato accompagnato da un declassamento - da livello 5 a tempesta di livello 2 - che ha causato comunque molti problemi, ma comunque in misura inferiore.
Non si contano vittime, al momento, né danni di particolare gravità. Sono tuttavia 11mila i soldati, poliziotti e marinai che sono stati dispiegati dopo l'allerta generale dei giorni scorsi, per le dimensioni inedite del fenomeno meteorologico che ci si attendeva.
Intorno alla mezzanotte italiana, le sei di sera in Messico, l'uragano ha toccato terra nello Stato di Jalisco, portando con sé forti piogge, onde alte e schiantando molti alberi al suolo.
Frane sono state segnalate sulle strade costiere negli Stati di Michoacan e Jalisco e i danni maggiori a Cihuatlan e Cabo Corrientes, località dove le costruzioni non sono adatte a resistere a fenomeni di questo tipo per i materiali impiegati nella costruzione."Non possiamo ancora abbassare la guardia", ha comunque raccomandato il presidente Enrique Pena Nieto, tirando però un sospiro di sollievo.
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