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Malesia, sequestrati 30 milioni di dollari all'ex primo ministro

Najib Razak, ex primo ministro malese, accusato di furto ai danni dello Stato per aver sottratto circa 30 milioni di dollari, scoperti in un raid in una delle sue proprietà

Malesia, sequestrati 30 milioni di dollari all'ex primo ministro

L’ex primo ministro della Malesia, Najib Razak, è stato perquisito nelle ultime ore dalla polizia malese, che ha fatto un'incursione in una delle sue abitazioni a Kuala Lumpur. Najib Razak è stato accusato pochi giorni fa di un enorme scandalo di appropriazione indebita. Nel blitz le forze dell’ordine hanno detto di aver sequestrato quasi 30 milioni di dollari in contanti, più di 400 borse delle migliori firme di alta moda, assieme ad orologi e gioielli di lusso.

Le indagini nei confronti di Razak sono scattate poco dopo le elezioni legislative, tenutosi lo scoso 9 maggio in Malesia, nelle quali la coalizione di Razak (al potere dal 1957, anno dell’indipendenza malese) è stata sconfitta dal 92enne Mahathir Mohamad.

Il nuovo governo malese ha accusato l'ex primo ministro di aver sotratto l'equivalente di circa 640 milioni di euro dal fondo sovrano 1Malaysia Development Berhad (1MDB), creato poco dopo il suo arrivo alla guida del paese nel 2009.

"Abbiamo trovato 26 valute diverse per un importo totale di 114 milioni di ringgit malesi (equivalenti a 28,6 milioni di dollari, 24,4 milioni di euro)", ha riferito il capo del dipartimento di criminalità finanziaria della polizia malese, Amar Singh, durante una conferenza stampa.

“Il denaro è stato trovato in 35 borse, mentre altre 37 borse contenevano orologi e gioielli, il cui valore sarà calcolato nelle prossime ore”, ha commentato l’ufficiale di polizia.

Quest’ultima scoperta non fa che aggravare la precaria posizione di innocenza di Najib Razak. Già qualche settimana addietro erano state applicate all’ex premier e alla moglie delle misure cautelari personali, come ad esempio il diniego di poter lasciare il paese, anche solo per una semplice vacanza.

Tutto ciò ha contribuito ad aumentare la rabbia del popolo malese contro la coppia Razak, già da tempo in caduta libera nei sondaggi di popolarità, a causa delle stravaganti spese della ex first lady, Rosmah Mansor, dei suoi viaggi all'estero e del suo comportamento alquanto altezzoso.

Non si sono fatte attendere le reazioni del partito di Razak, l'Organizzazione Nazionale Malese Unita (ONMU), che ha prontamente rigettato tutte le accuse pendenti e ha chiesto alla polizia di restituire i fondi sequestrati, destinati, secondo una loro dichiarazione, a finanziare l'organizzazione politica del partito.

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