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Mali, ieri Hollande disse: "Lì siamo come nemici"

Inquietante coincidenza tra le dichiarazioni del presidente francese e l'attacco di questa mattina contro un hotel di lusso da parte di gruppi jihadisti

Mali, ieri Hollande disse: "Lì siamo come nemici"

C'è una coincidenza inquietante, nell'attacco di questa mattina a Bamako, in Mali, dove un commando di jihadisti ha dato l'assalto a un hotel facendo diverse vittime e prendendo 170 persone in ostaggio.

Proprio ieri il presidente francese Hollande aveva parlato di Mali all'incontro con a Parigi con i sindaci.

"Nel 2013 la Francia aveva aiutato il Mali, ottenendo una vittoria: i terroristi lo sanno e per questo ci considerano nemici. I terroristi nel 2012 si sono accaniti contro la cultura del Mali, hanno distrutto i simboli della cultura, imposto divieti, le donne sono state sottomesse, gli uomini umiliati, la Francia ha dovuto prendersi le sue responsabilità e portare avanti azioni importanti."

Martedì, inoltre, i media africani avevano riportato la notizia di un videoappello lanciato da Iyad Ag Ghali, leader del gruppo terrorista Ansar Dine, che incitava al combattimento contro la Francia in segno di protesta contro l'accordo di pace sottoscritto a giugno ad Algeri.

Quest'oggi il presidente Hollande è intervenuto nuovamente sul tema, affermando che la Francia farà "tutto il possibile" per liberare gli ostaggi, chiedendo ai connazionali di mettersi in contatto con l'ambasciata.

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