Manchester, rabbia del governo inglese dopo la fuga di notizie sull'attentato

Il governo britannico sarebbe "furioso" con gli Stati Uniti per la fuga di notizie sull'attentato di Manchester di lunedì sera, considerata "inaccettabile". Il Nyt ha mostrato le foto dei resti dell'ordigno

Manchester, rabbia del governo inglese dopo la fuga di notizie sull'attentato

Le ultime indiscrezioni sulla strage di Manchester, costata la vita a 22 persone, arrivano dagli Stati Uniti. Un deputato americano rivela che nella città inglese sarebbe stato utilizzato lo stesso esplosivo di Parigi: "Non abbiamo a che fare con un lupo solitario, c'è un network di terroristi ispirati dall'Isis", ha detto Mike McCaul, che presiede l'House Homeland Security Committee. E il New York Times ieri sera ha pubblicato le foto dei resti dell’ordigno usato da Salman Abedi, fornendo elementi rilevanti sulla sua complessità. Il governo britannico non ha preso affatto bene questa fuga di notizie.

Il primo a mostrare insofferenza dopo queste rivelazioni è stato il ministro dell’Interno britannico, Amber Rudd: "La polizia britannica è stata molto chiara sul fatto di voler controllare il flusso d’informazioni al fine di proteggere l’integrità delle indagini - ha detto alla Bbc - anche per poter beneficiare dell’effetto sorpresa. È dunque irritante che tali informazioni vengano fuori da altre fonti". Pochi minuti dopo le parole di Rudd il ministro dell’Interno francese, Gerard Collomb, aveva rivelato che l’attentatore della Manchester Arena sarebbe passato anche dalla Siria oltre che dalla Libia e ha aggiunto di avere informazioni provenieti dagli inquirenti britannici.

Oggi prende posizione formalmente la polizia. Un portavoce dell’antiterrorismo ha ricordato che gli investigatori fanno affidamento sulla fiducia tra partner in tutto il mondo ma "quando questa fiducia viene tradita, questo danneggia sia le relazioni (tra servizi di sicurezza) che le stesse indagini". Il riferimento, da ultimo, è allo scoop del New York Times. La Bbc rivela che la polizia britannica ha smesso di condividere le informazioni con gli Stati Uniti dopo la pubblicazione dei leak sull'inchiesta da parte della stampa statunitense. I media americani tra l'altro hanno anche diffuso il nome dell'attentatore, nome che Londra avrebbe voluto mantenere riservato.

Oggi al vertice Nato di Bruxelles il premier Theresa May si si lamenterà

di quanto accaduto con il presidente Donald Trump.

Intanto i servizi segreti tedeschi (Bnd) hanno riferito ai colleghi britannici che il kamikaze quattro giorni prima della strage era a Duesseldorf (Germania).

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