Mandò in pensione Kohl, ora Oskar Lafontaine si ritira da Linke

Il politico tedesco Oskar Lafontaine, 78 anni, si ritira dal partito della sinistra tedesca da lui cofondato e presieduto in passato. Nel 1998 guidò l'Spd alla vittoria, ponendo fine ai sedici anni di potere di Helmut Kolh (Cdu)

Mandò in pensione Kohl, ora Oskar Lafontaine si ritira da Linke

"Oskar il rosso" lascia Linke, il partito che aveva fondato e guidato per alcuni anni. Non è la prima volta che il politico tedesco fa un passo indietro, ma vista l'età (78 anni) e le non buone condizioni di salute potrebbe essere l'ultima. È lo stesso Oskar Lafontaine ad annunciare il ritiro, come riportano i media tedeschi. Nel 1998 il suo capolavoro politico: guidò per mano l'Spd in una travolgente campagna elettorale, che portò Gerhard Schröder alla Cancelleria, ponendo fine ai sedici anni ininterrotti del governo di Helmut Kohl.

Con una lunga militanza nella Spd, Lafontaine si era fatto le ossa come sindaco del suo piccolo comune, Saarlouis (35mila abitanti) salendo poi i gradini fino a diventare primo ministro del land della Saar (1985 al 1998). Alle politiche del 1990 il suo partito lo lanciò nella sfida ad Helmut Kolh, ma a vincere fu il leader della Cdu. In quel frangente rimase coinvolto in un attentato, in cui rischiò la vita (una donna squilibrata lo accoltellò).

Tornato in piena forma, nel '95 conquistò la leadership socialdemocratica e tre anni dopo vinse le elezioni, portando Gerhard Schröder alla guida del governo. Lafontaine ottenne la poltrona di ministro delle Finanze, ma dopo un anno si dimise sbattendo la porta, per gravi incomprensioni politiche con il cancelliere. Fu un clamoroso gesto di rottura, che lo portò ad allontanarsi da ogni carica in seno al suo partito.

Schroeder e Lafontaine
Gerhard Schroeder e Oskar Lafontaine (1998)

Il distacco definitivo dai socialdemocratici avvenne nel 2005, quando fondò "Lavoro e giustizia sociale", alleandosi con Die Linkepartei. Il battesimo elettorale fruttò alla coalizione l'8,7% dei consensi.

Due anni dopo il cartello divenne un partito, la Linke, collocato fieramente all'estrema sinistra dell'Spd, di cui Lafontaine fu nominato presidente. Alle successive elezioni, nel 2009, Linke ottenne il 12,5%. Per gravi motivi di salute nel 2010 Lafontaine annunciò il ritiro dalla politica nazionale, lasciando le cariche nel partito e il seggio nel Bundestag.

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