Sono circa 1500 le persone scese in piazza a Mosca per una nuova protesta contro il presidente Vladimir Putin e la decisione della commissione elettorale di escludere dalle prossime elezioni comunali i candidati indipendenti.
Una manifestazione che ha portato all'arresto "per vari rati commessi" di 600 dimostranti. In manette è finita anche anche l'attivista Ljubov Sobol, portavoce del leader dell'opposizione Aleksej Navalnjy. La giovane "madrina" delle manifestazioni, spiega il Corriere, stava andando in taxi dal suo quartier generale verso i viali da dove sarebbero partiti i cortei non autorizzati. "Perché avete i caschi, avete paura di una ragazza al 20esimo giorni di sciopero della fame?", avrebbe chiesto Sobol ai poliziotti. Gli agenti l'hanno così caricata su una camionetta e portata via.
Secondo gli attivisti dell'organizzazione indipendente Ovg-Info molte persone sono state vittime di violenze e percosse da parte della polizia.
Da alcune settimane si susseguono le proteste nella capitale russa per chiedere
libere elezioni. A scatenare la reazione dei manifestanti, le decisioni delle autorità locali di porre ostacoli alle candidature indipendenti in vista delle consultazioni municipali che si terranno il prossimo 8 settembre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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