Mondo

Marò, scatta la ritorsione dell'India

Il governo indiano ha cancellato tutte le gare d’appalto nel campo della difesa vinte da Finmeccanica, nell’ambito dell’inchiesta per corruzione che aveva coinvolto la controllata Agusta Westland nel subcontinente

Marò, scatta la ritorsione dell'India

Incredibile ma vero: l'India ci fa pagare il conto per il ritorno dei due marò in Italia. O almeno così sembra, vista la tempistica. Vediamo in che modo: il governo indiano ha cancellato tutte le gare d’appalto nel campo della Difesa vinte da Finmeccanica. La decisione arriva nell’ambito dell’inchiesta per corruzione che ha coinvolto la controllata Agusta Westland nel subcontinente. L'ha dichiarato all’agenzia Pti il ministro della Difesa di Nuova Delhi, Manohar Parrikar, il quale ha annunciato che è già in corso il processo per inserire l’azienda italiana nella "lista nera". La manutenzione annuale o l’importazione di componenti di beni già acquistati, ha aggiunto il ministro, andranno avanti.

"Finmeccanica è stata bandita dal partecipare agli approvvigionamenti della difesa. Non posso proibirle di fare altro se lo desidera", ha aggiunto Parrikar lasciandosi andare all'ironia: "Nel campo della difesa non compriamo materiale da alcuni Paesi per motivi di sicurezza ma ciò non impedisce a quei paesi di vendere smart phone in India".

"Ovunque ci siano commesse assegnate a Finmeccanica e alle sue sussidiarie, tutte le richieste di proposta saranno chiuse", ha detto ancora il ministro, "sono molto chiaro". Parrikar ha inoltre spiegato che il governo ha trovato un fornitore alternativo per i siluri che erano stati commissionati a Wass, una divisione di Finmeccanica.

Nei giorni scorsi era già emerso che New Delhi avrebbe cancellato il contratto da 300 milioni per i siluri forniti alla sua Marina dalla società Wass, controllata di Leonardo-Finmeccanica.

Il quotidiano britannico Times sottolinea che la decisione del governo indiano di cancellare le gare di appalto vinte da Finmeccanica fa la fortuna del colosso aeronautico statunitense Boeing. New Delhi, infatti, avrebbe deciso di affidare a Boeing la fornitura di una flotta di 50 elicotteri d’attacco AH-64 Apache "usati", che saranno completamente rinnovati dalla società di Seattle. Si tratta di una commessa da 425 milioni di sterline (560 milioni di euro) che potrebbe mettere a rischio, scrive il quotidiano di Rupert Murdoch, i posti di lavoro dell’impianto britannico AgustaWestland di Yeovil nel Somerset.

Boccia: "Questioni di interesse nazionale"

Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano un commento sulla situazione delle commesse militari di Leonardo-Finmeccanica in India ha detto che "la seguiamo con attenzione, insieme a Finmeccanica.

Sono questioni di interesse nazionale".

Commenti