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Merkel volta le spalle a Trump e dice sì a Huawei

La cancelliera non intende seguire i diktat di Washington sulla tecnologia 5G e apre alla Cina. E l'Olanda si allinea con la Germania

Merkel volta le spalle a Trump e dice sì a Huawei

Germania e Olanda voltano le spalle all'alleato americano sulla questione "5G". La cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier olandese Mark Rutte non intendono rispettare il divieto imposto dagli Stati Uniti riguardo l'utilizzo della tecnologia di trasferimento dati ad altissima velocità sviluppato dal colosso cinese Huawei. Il diktat emesso da Washington è arrivato dopo una serie di avvertimenti lanciati dal Pentagono riguardo il pericolo di spionaggio informatico che la piattaforma gestita dalla Cina poteva covare, dipingendolo come una sorta di "cavallo di troia" cibernetico.

I due Stati europei intendono aprire entrambi il proprio mercato a Huawei, ignorando gli appelli di Trump. La Germania ha affermato di aver già sviluppato "un percorso ben strutturato per decidere sulla partecipazione alla rete 5G", ha dichiarato la cancelliera tedesca, all'interno del quale sono stati considerati i "criteri generali di sicurezza" che devono valere per tutte le compagnie interessate."Per noi i criteri sono il punto di partenza decisivo, dopo cui stabiliamo chi partecipa", ha concluso la Merkel. Stessa posizione è stata espressa dal premier olandese Rutte, che ha affermato la sua volontà nel non voler "chiudere" le porte ad altri paesi e alle loro aziende prima di aver condotto un'attenta valutazione del servizio.

Il presidente americano Donald Trump, in accordo con i suoi consiglieri di più alto livello, aveva già deciso nei mesi scorsi di vietare a tutte le aziende di telecomunicazioni statunitensi di fare affari con il colosso cinese Huawei in nome della "sicurezza nazionale". Vietando inoltre ad ogni azienda governativa, o sua sussidiaria, di impiegare qualsiasi genere di tecnologia Huawei, si trattasse di telefoni cellulari, tablet o personal computer, poiché potevano contenere degli spyware che secondo l'intelligence avrebbero potuto infettare i sistema e rubare informazioni sensibili, militari o industriali.

Gli Stati Uniti hanno cercato negli ultimi tempi di influenzare tutti i membri della Nato ad adottare le stesse precauzioni per garantire la propria sicurezza nazionale e quella dei loro alleati. Concentrandosi sulla totale messa al bando della nuova rete 5G sviluppata da Huawei, e minacciando di non scambiare più “dati sensibili” con gli Stati che avrebbero contemplato anche il solo impiego parziale di questa tecnologia.

Questo diniego della Germania, seguita dall'Olanda, e secondo le indiscrezioni divulgate dalla "talpa" di Londra presto anche dal Regno Unito, potrebbe portare gli Stati Uniti - se rispetteranno le minacce avanzate - a tagliare tutti i contatti di intelligence con il Vecchio Continente per il timore dello spionaggio cinese.

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