È ancora caos in Ungheria e in particolare a Roszke, al confine con la Serbia, dove c'è un un grande centro d'accoglienza per i profughi che vogliono attraversare il Paese per andare in Austria e Germania.
Gli scontri con la polizia si verificano ormai quotidianamente, mentre il premier ungherese Viktor Orbàn ribadisce che è necessario stoppare i flussi e accelera sulla costruzione del muro con la Serbia. Questa mattina però circa cinquecento persone hanno forzato il cordone di polizia e sono entrati in Ungheria. I profughi hanno poi invaso un tratto dell'autostrada M5, costringendo le autorità a chiuderne l'accesso per qualche ora.
In 150 - arrivati ieri sera a piedi dalla Serbia - hanno provato a incamminarsi verso Budapest, da dove sperano di prendere un treno per Vienna o Berlino. La polizia ungherese ha quindi usato gas lacrimogeni per fermarli. Gli agenti sono riusciti a convincere le famiglie coi bambini a restare nel centro di prima accoglienza, ma gli uomini, soprattutto quelli giovani, hanno rifiutato al grido di "No Camp" e "Budapest, Budapest".
In serata, poi, la tv ungherese M1 ha annunciato che tra i migranti e profughi affluiti in un Paese europeo non meglio precisato sono stati individuati almeno due terroristi jihadisti dello Stato Islamico. I due terroristi, ha precisato la tv, sono stati identificati dopo che hanno rivelato la loro identità con foto postate sulle reti sociali: "In Europa sono giunti terroristi islamici camuffati da profughi. Molti di loro, che risultano essere migranti illegali, hanno combattuto in passato con le forze dello Stato Islamico", ha affermato la tv ungherese.
M1 ha mostrato delle
foto in cui si vedono due uomini armati in Medioriente, e gli stessi giunti poi in Europa. Non si precisa il Paese dove sarebbero giunti i due presunti terroristi, ma alcuni sostengono che si tratti della Germania.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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