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Migranti, la denuncia del Papa: "Il Mediterraneo è un cimitero"

Bergoglio in campo all'indomani dello scontro al vertice Ue: "I rifugiati trovano molte porte chiuse". E sferza i leader europei

Migranti, la denuncia del Papa: "Il Mediterraneo è un cimitero"

"La crisi umanitaria determinata dall'aumento dei profughi, rifugiati e migranti è la più grave dopo la Seconda Guerra Mondiale". All'indomani dello scontro al vertice Ue, papa Francesco scende in campo e, parlando agli ex allievi dei Gesuiti che hanno dedicato a questo tema il congresso europeo, sferza i leader europei che si oppongono all'accoglienza ricordando loro che il Mar Mediterraneo è diventato "un cimitero" dove troppi perdono la vita fuggendo da guerre, persecuzioni e miseria.

A Bratislava lo strappo si è consumato già nella liturgia delle conferenze stampa post summit. Angela Merkel e Francois Hollande insieme, al piano terra del media center "Incheba", mentre Matteo Renzi finisce nell'unica sala stampa allestita al primo piano. I tre leader ha parlato nello stesso momento, ma hanno detto cose diverse. Il vertice ha portato ad "alcuni, piccoli, passi in avanti" ma, è il ragionamento del premier, è "davvero troppo poco". Se non cambia strada su migranti e politica economica l'Europa "rischia molto". Nella bozza della dichiarazione di Bratislava ci sono appena una dicina di pagine sull'accordo con la Turchia. Niente di più. "Tragicamente - ha osservato il Papa nel suo intervento - nel mondo più di 65 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare i loro luoghi di residenza. Questo numero senza precedenti va oltre ogni immaginazione". E fa notare: "Il numero complessivo dei profughi è ora più grande dell'intera popolazione dell'Italia!".

Sin dall'inizio del Pontificato, Bergoglio ha provato a sensibilizzare i leader europei ad aprire le porte del Vecchio Continente ai migranti. L'emergenza che ha inondato il Mediterraneo di barconi e la rotta balcanica di disperati, non è stata mai affrontata da Bruxelles. E, di annuncio in annuncio, ci siamo ritrovati invasi da milioni di migranti che non possono essere ricollocati. Per papa Francesco, però, l'accoglienza resta l'unica risposta a questa emergenza: "Se andiamo oltre la mera statistica, comunque, scopriremo che i rifugiati sono donne e uomini, ragazzi e ragazze che non sono diversi dai membri delle nostre famiglie e dai nostri amici. Ognuno di loro ha un nome, un volto e una storia, come l'inalienabile diritto di vivere in pace e di aspirare a un futuro migliore per i propri figli".

Durante il congresso organizzato dagli ex allievi dei Gesuiti, il Santo Padre ha accusato i Paesi europei di far trovare "molte porte chiuse".

Quindi, evocando la Sacra Famiglia nel loro lungo viaggio in Egitto come rifugiati e ricordando le parole di Gesù ("Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto"), è tornato a invitare l'Unione europea ad accogliere i migranti.

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