Dopo la notizia dell'arresto dello "svizzero" ritenuto la mente dietro allo stupro e all'omicidio delle due turiste scandinave in Marocco, emergono i primi dettagli sulla sua identità. Come riporta Morocco Wolrd News l'uomo, pur non avendo partecipato fisicamente all'assassinio delle due ragazze, è sospettato di avere avuto un ruolo nell'operazione e "ha un passato da terrorista".
Chi è lo "svizzero"
Nato "Zoller", in Svizzera, da padre elvetico e madre spagnola, nel 2011 si convertì all'Islam nella Grande Moschea di Ginevra. Contemporaneamente, cambiò il suo nome in Abdellah, prima di cominciare - già in Svizzera - un percorso di radicalizzazione.
Secondo gli inquirenti, l'uomo rubava gioielli per finanziare il suo jihad e donare il resto dei proventi all'Isis. La sua completa trasformazione in terrorista risale al 2014, un anno prima di trasferirsi a Marrakech, in Marocco. Qui ha coinvolto alcuni parenti nel suo percorso di radicalizzazione, fino al duplice assassinio del dicembre 2018 in cui non sarebbe stato però coinvolto fisicamente. Secondo le autorità marocchine, Abdellah è sospettato di avere addestrato gli autori del duplice omicidio nell'utilizzo di moderni mezzi di comunicazione.
Allo stesso tempo, però, si sarebbe attivato nel reclutare jihadisti di nazionalità svizzera e inglese. La polizia marocchina è al lavoro per chiarire definitivamente il ruolo di Abdellah nell'azione costata la vita alle due turiste scandinave.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.