Guerra in Ucraina

La lunga notte di combattimenti nel Donbass

Si continua a combattere nella regione rivendicata da russi e filorussi, gran parte degli scontri appaiono ancora concentrati attorno Severodonetsk

La nuova lunga notte di combattimenti nel Donbass

Nuova notte di scontri in Ucraina, a una settimana dal poco onorevole traguardo dei quattro mesi di conflitto. La guerra è “limitata” da circa un mese a uno specifico settore: quello del Donbass. La regione cioè dove sorgono le due repubbliche autoproclamate di Donetsk e Lugansk.

Se il mese di maggio può essere visto come quello caratterizzato dai combattimenti a Mariupol, localizzati attorno l'acciaieria Azovstal, quello di giugno invece è contraddistinto dagli scontri a Severodonetsk. La città data più volte sul punto di cadere, ma in cui ancora si sta continuando a combattere strada per strada.

La lenta avanza russa

I russi, non senza difficoltà, sono avanzati fino a prendere probabilmente più della metà del perimetro urbano. Ma gli ucraini sono asserragliati qui in un altro stabilimento industriale, quello dell'impianto chimico Azot. Le forze di Kiev qui stanno ancora resistendo e le truppe di Mosca non sono riuscite a stroncare del tutto le difese avversarie.

I russi stanno comunque avanzando, seppur lentamente. È probabile che gli ucraini abbiano potuto organizzare una difesa piuttosto robusta nei quartieri industriali grazie al loro controllo di Lysychansk, la cittadina limitrofa situata su una piccola altura.

Difficile prevedere quando e se Severodonetsk cadrà. Stando ai racconti sul campo, sembrerebbe che le difese di Kiev siano pronte a collassare. Visto che, tra le altre cose, tutti i ponti e le vie di comunicazione da e per Severodonetsk hanno subito vistosi danneggiamenti. Tuttavia, come detto, per adesso l'esercito ucraino sta tenendo le sue ultime postazioni, con i russi che probabilmente hanno scelto la via di un'avanzata lenta ma costante.

Nel Donbass però si è continuato a combattere nelle ultime ore anche in altri fronti. Slovjansk potrebbe essere, assieme a Kramatorsk, il prossimo obiettivo dei russi. Ma tutto potrebbe essere condizionato dal protrarsi della battaglia per Severodonetsk.

Kharkiv ancora nel mirino

Nella notte a preoccupare è stato anche il fronte di Kharkiv. Qui dove due combattenti Usa sono stati rintracciati e catturati nei giorni scorsi, oramai è da una settimana che l'intera area è tornata a fare i conti con i raid attuati dalle forze di Mosca. I russi, secondo diversi analisti, potrebbero voler costruire nella regione attorno la seconda città ucraina una zona cuscinetto in grado di non far avvicinare i soldati di Kiev verso il proprio confine. Fatto sta che Kharkiv, già martoriata nei primi giorni di guerra, oggi continua a essere sotto bersaglio. Durante le ore notturne le sirene anti aeree hanno risuonato più volte.

Sirene di allarme aereo anche a Kiev

Allerte avvertite anche da altre parti. Come ad esempio nel sud dell'Ucraina. Qui a Odessa e Mykolaiv le sirene sono state azionate più volte, creando preoccupazione tra la popolazione visto che soltanto ieri a Mykolaiv i bombardamenti russi hanno provocato la morte di due persone e il ferimento di venti.

Le sirene sono state però attivate anche nella stessa capitale Kiev. I cittadini della più grande metropoli ucraina sono stati svegliati poco prima delle 5:00 del mattino dal rumore delle sirene.

Stessa situazione vissuta del resto in molte regioni del Paese: da Sumy a Chernihiv, passando per Zhytomyr e Poltava.

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