La nuova notte di guerra in Ucraina si è aperta con le notizie di un raid pesante attorno Kiev. In particolare, è stata colpita la località di Boyarka, a circa 20 km a sud della capitale ucraina. Almeno quattro persone, secondo i media locali, sono state ferite. Tra queste anche un bambini.
Gli allarmi aerei su Kiev sono poi continuati fino a notte inoltrata e alle prime luci dell'alba. Diversi i bombardamenti segnalati anche sui social. La città è stata colpita ancora una volta nella sua periferia, lì dove si stanno sviluppando i principali combattimenti e i principali scontri tra russi e ucraini.
Bombardamenti e raid sono stati segnalati un po' in tutta l'Ucraina. Il Paese è stato attraversato da un'autentica pioggia di ordigni, soprattutto nell'est. A Kharkiv, stando alle informazioni trapelate dai media ucraini, è stato colpito un laboratorio nucleare. Impossibile, secondo le autorità di Kiev, stabilire qual è il danno rilevabile a seguito del raid. A Leopoli durante l'ultima notte la situazione è invece apparsa più tranquilla dopo i raid che hanno interessato la più importante città dell'ovest nel pomeriggio di sabato.
Contrattacchi ucraini a Sumy e Zaporizhzhia
Nel corse delle ultime ore gli alti comandi di Kiev hanno riferito però anche di nuovi contrattacchi da parte ucraina. Se nei giorni scorsi piccole ma importanti, soprattutto per il morale, avanzate in territori occupati dai russi avevano riguardato l'hinterland occidentale della capitale e la città di Kherson, adesso contrattacchi sono segnalati anche a sud di Zaporizhzhia e a Sumy.
Ukrainian forces liberate Poltavka, Malynivka.
— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) March 27, 2022
On March 26, Ukrainian forces launched successful counterattacks against Russian troops, ousting them from the temporarily-occupied villages in Zaporizhzhia Oblast. Heavy fighting occurred in both villages.
A riferirlo sono stati i media ucraini, riprendendo fonti dell'esercito di Kiev. A Zaporizhzhia, in particolare, gli ucraini starebbero provando ad allentare la pressione sulla città, strategica e importante in quanto non lontana dalla costa del Mar d'Azov. Qui i russi sono a circa 30 km dopo aver conquistatonei primi giorni di marzo la locale centrale nucleare, la più grande d'Europa.
Si combatte pure a Kherson e la dimostrazione è arrivata dalla morte del settimo generale russo in terra ucraina da quando è iniziata la guerra. Si chiamava Yakov Rezantsev ed è stato colpito, secondo quanto riferito dai media ucraini, non lontano da Kherson, la città conquistata il 3 marzo dalle forze di Mosca e ora di nuovo contesa tra i due eserciti.
Zelensky: “Dateci le armi, aspettati i carri russi?”
Nelle ultime ore sono stati registrati altri interventi da parte dei principali protagonisti della crisi ucraina. A partire dal presidente Volodymyr Zelensky, “Aspettiamo da troppo tempo – ha dichiarato – ci servono altre armi. Cosa aspetta l'Europa? Che arrivino i carri russi a casa?” Un altro monito quindi e un'ulteriore richiesta di supporto per la difesa dell'Ucraina.
Dalla Polonia ha parlato ancheJoe Biden. “Putin è un dittatore – ha affermato il presidente Usa – e dunque non può restare al potere”.
Parole che, secondo il Washington Post, hanno colto di sorpresa gli stessi funzionari della Casa Bianca, secondo cui Biden ha parlato a braccio e nei giorni precedenti la sua visita in Polonia non aveva mai fatto cenno alla possibilità di una fine del potere di Putin.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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