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Per le Olimpiadi il Giappone vuole adottare l'ora legale

Il governo giapponese sta valutando l'ipotesi di spostare in avanti di due ore le lancette degli orologi del paese in vista dei prossimi Giochi Olimpici di Tokyo, in modo da evitare lo svolgimento delle gare nei momenti più caldi della giornata.

Per le Olimpiadi il Giappone vuole adottare l'ora legale

Tra i classici consigli estivi, riproposti ogni anno dai mass media di tutto il mondo, c'è anche quello che raccomanda di non svolgere attività fisica nelle ore più calde della giornata, pena la disidratazione o peggio un bel colpo di calore. Lo sanno bene le autorità giapponesi, che negli ultimi giorni stanno valutando seriamente l'ipotesi di far adottare al paese l'ora legale durante le prossime Olimpiadi di Tokyo 2020, in modo da evitare lo svolgimento delle gare mattutine nei momenti in cui temperatura ed umidità si fanno insostenibili. Come riporta il quotidiano nipponico Sankei, l'idea del Primo Ministro Shinzo Abe, e della forza di governo del Partito Liberal Democratico, sarebbe quella di spostare le lancette degli orologi del paese di ben due ore in avanti, passando dal fuso orario UTC+9 - il cosiddetto Japan Standard Time - all'UTC+11, attualmente utilizzato dalle regioni orientali della Siberia e da alcuni stati insulari dell'Oceania. La sperimentazione del nuovo orario potrebbe iniziare già nel giugno del prossimo anno con un periodo di prova di tre mesi, durante i quali verrà verificata l'effettiva tenuta del sistema e corrette eventuali criticità in vista della sua implementazione definita per l'inizio Giochi Olimpici.

Una misura resasi necessaria in seguito agli effetti dell'ondata di caldo che sta colpendo il paese, con 96 morti nel solo mese di luglio e temperature che spesso superano i 40 gradi centigradi, sollevando quindi non poche perplessità sulla reale opportunità di organizzare le Olimpiadi nel periodo più torrido dell'anno. La stessa governatrice della città di Tokyo, Yuriko Koike, è stata molto esplicativa nel descrivere la situazione durante una conferenza tenutasi il 23 luglio scorso, in cui ha commentato: "È come se Tokyo fosse immersa in una sauna permanente, tutti i giorni". Nella capitale sono tuttavia già stati predisposti alcuni accorgimenti atti a contrastare la persistente cappa di calore, come l'installazione di nebulizzatori di vapore acqueo ed il rivestimento di cento chilometri di strade cittadine, incluse quelle su cui verrà corsa la maratona, con una speciale resina che respinge il calore ed i raggi ultravioletti, abbassando la temperatura del terreno di circa 8 gradi centigradi. Contromisure che però molti esperti non ritengono sufficienti.

Secondo Makoto Yokohari, professore di studi ambientali all'Università di Tokyo e consulente del comitato organizzatore delle Olimpiadi, i prossimi Giochi potrebbero essere i peggiori di tutta la storia olimpica in termini di condizioni atmosferiche, superando in temperatura persino i bollenti Giochi Olimpici di Pechino 2008. Nei suoi studi, Yokohari propone tre possibili soluzioni per cercare di risolvere il problema: spostare gli eventi all'aperto nella regione settentrionale dell'Hokkaidō, già sede delle Olimpiadi invernali del 1972; far slittare l'apertura della manifestazione all'autunno, cosa già fatta per i precedenti Giochi di Tokyo 1964 che si svolsero dal 10 al 24 ottobre; o in alternativa anticipare gli orari di inizio degli eventi sportivi a prima che sorga il sole. Tutte proposte che difficilmente potranno essere accolte dal Comitato Olimpico Internazionale, il quale in un rapporto ufficiale spiega inoltre come al giorno d'oggi sia preferibile organizzare i Giochi nel periodo estivo per non interferire con le altre manifestazioni sportive che si svolgono durante il resto dell'anno, evitando conseguentemente di competere per l'assegnazione di sponsor e diritti televisivi.

Al momento l'ipotesi dell'ora legale sembra dunque l'unica praticabile, applicandola tuttavia solo durante il periodo di svolgimento dei Giochi. Se si esclude infatti il periodo di occupazione americana dal 1948 al 1952, in cui l'ora legale venne introdotta su iniziativa delle forze armate statunitensi, il Giappone è rimasto una delle poche grandi economie della terra a non adottare nessun tipo di misura per regolare il numero di ore di luce durante l'anno, lasciando che in estate l'alba giunga molto presto, all'incirca tra le 4 e le 5 del mattino.

Nel caso quindi dovesse essere approvato il piano del governo, le gare delle Olimpiadi di Tokyo 2020 saranno ricordate per essere le prime illuminate dalla luce dell'aurora.

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