Sale ancora la tensione tra Malesia e Corea del Nord dopo la morte per avvelenamento di Kim Jong-nam, il fratellastro di Kim Jong-un, all'aeroporto di Kuala Lumpur, tre settimane fa.
Il regime di Pyongyang ha vietato ai cittadini malesi in Corea del Nord di lasciare "temporaneamente" il Paese fino a che non sarà garantita la sicurezza di cittadini e diplomatici nord-coreani in Malesia.
Il Ministero degli Esteri di Pyongyang ha, però, espresso la speranza che il governo malese possa risolvere la questione "in modo sereno e tempestivo" e ha assicurato che i cittadini malesi in Corea del Nord potranno continuare a "svolgere attività e vivere normalmente" nonostante il divieto di lasciare il Paese. Una decisione a cui la Malaysia ha risposto con un identico divieto ai nordcoreani a Kuala Lumpur.
Il primo ministro malese, Najib Razak, ha chiesto alla Corea del Nord di rilasciare immediatamente tutti i cittadini malesi presenti su suolo nord-coreano: "Questo atto ripugnante, è una totale mancanza di rispetto di tutte le leggi internazionali e norme diplomatiche".
La tensione tra i due Paesi era salita a cominciare da sabato scorso, quando il governo malese ha deciso l'espulsione dell'ambasciatore nord-coreano a Kuala Lumpur per le critiche alle indagini sulla morte di Kim Jong-nam, mentre ieri, in segnale di rappresaglia, la Corea del Nord ha deciso l'espulsione
dell'ambasciatore malese a Pyongyang.Intanto, sempre nella giornata di ieri, la Corea del Nord ha lanciato quattro missili balistici nelle acque al largo delle coste orientali del Giappone, lanciando così anche una nuova sfida al mondo.
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