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A Parigi è battaglia per togliere la via dedicata a Leopoldo II

Lo scrittore ed editore belga Marc Waltz ha lanciato una petizione perché a Parigi venga tolta via Leopoldo II, sovrano del belgio macchiotosi a fine '800 e primi '900 di una delle più spietate imprese coloniali in Africa

A Parigi è battaglia per togliere la via dedicata a Leopoldo II

''Ci si può immaginare che da qualche parte del mondo ci sia via Pol-Pot, viale Augusto Pinochet o piazza Idi Admin Dada? No. E allora perché accettare via Leopolodo II?''. Sono questi, parafrasati, alcuni degli interrogativi che l'editore e scrittore belga Marc Wiltz ha posto nel testo che accompagna la petizione lanciata per abolire a Parigi via Leopoldo II nel 16 Arrondisment. Una battaglia, quella proposta dall' intellettuale di Havré, che mira a togliere onorificenze al sovrano del Belgio conosciuto per aver creato lo Stato Libero del Congo e per aver promosso una delle più spietate imprese coloniali.

La brama di espansione, il desiderio di ricchezza e anche una strategia geopolitica finalizzata a far acquisire al neonoato regno europeo maggior prestigio, portarono il re a colonizzare e uccidere indiscriminatamente milioni di congolesi.

Secondo gli storici infatti, sebbene Leopoldo II non si sia mai macchiato le mani del sangue di un cittadino africano, ad ogni modo è stato il pensatore e promotore di un genocidio che conta tra i 3 e i 10 milioni di morti oltre a migliaia di persone mutilate dai funzionari di Bruxelles.

La lotta contro il sovrano belga, già a inizio novecento, aveva incendiato l'animo di numerosi scrittori tra i quali Joseph Conrad, Conan Doyle e Mark Twain e oggi, la rivendicazione dell'ignominia storica di Leopoldo II ritorna sulle punte delle penne degli scrittori europei. Occorrerà vedere però quale sarà il volere dei politici a cui è indirizzata la petizione e toccherà dunque a Hollande e al sindaco di Parigi Anne Hidalgo prendere la loro posizione difronte alla storia.

Anche quando questa è una realtà scomoda.

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