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Muro anti migranti con la Russia: la mossa della Polonia contro lo Zar

Il governo di Varsavia teme un nuovo flusso migratorio questa volta direttamente dal territorio russo per questo ha autorizzato la costruzione di una barriera attorno all'enclave di Kaliningrad

Muro anti migranti con la Russia: la mossa della Polonia contro lo Zar

La Polonia non vuole rischiare di rivivere le stesse scene viste un anno fa al confine con la Bielorussia, quando migliaia di migranti hanno assaltato le frontiere. Il governo di Varsavia ha così annunciato il via libera alla costruzione di una grande barriera lungo i confini con l'enclave russa di Kaliningrad.

Perché la Polonia ha deciso di costruire un nuovo muro

Le parole del ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak, sono state tanto nette quanto semplici. “Dato che l'aeroporto di Kaliningrad è stato aperto ai voli proveniente dal Medio Oriente e dall'Africa – ha dichiarato nelle scorse ore sui media locali – ho deciso di adottare misure per rafforzare la sicurezza dei confini”.

Il riferimento è a quanto osservato nell'inverno scorso in Bielorussia. In concomitanza con l'apertura dell'aeroporto di Minsk ai voli da e per il Medio oriente, lungo le frontiere con la Polonia si è scatenata una delle più gravi crisi migratorie vissute dall'Europa.

Varsavia a suo tempo si è fatta cogliere di sorpresa. Mai infatti il territorio polacco aveva assistito a così da vicino a una rapida e improvvisa crisi. Tutto è iniziato per l'appunto quando le autorità bielorusse hanno fatto affluire nei propri aeroporti centinaia di cittadini provenienti da Siria e Iraq, ma non solo. Si trattava di persone a cui è stato promesso un comodo accompagnamento verso il confine polacco. In tal modo i migranti sono quindi potuti entrare, sfruttando l'impreparazione delle autorità di Varsavia, in Unione Europea.

La strategia di Minsk era quella di mettere sotto pressione Bruxelles e non solo la Polonia. Il tutto con la finalità di rispondere alle sanzioni Ue e al mancato riconoscimento dell'esito delle elezioni del 2020, le quali hanno incoronato ancora una volta Alexandar Lukashenko.

Osservando l'apertura dell'aeroporto di Kaliningrad ai voli dal Medio oriente, proprio come accaduto a Minsk un anno fa, la Polonia questa volta vuole rispondere prima dell'apertura di un nuovo fronte migratorio. “Oggi – ha rimarcato il ministro Blaszczak – i genieri inizieranno i lavori per la costruzione di una barriera temporanea al confine fra la Polonia e la regione di Kaliningrad”.

Il forte sospetto è che Mosca voglia usare l'arma dei migranti per mettere sotto pressione sia Varsavia che l'Unione Europea. Richiamando persone da quel settore del mondo, la Russia potrebbe promettere loro un facile raggiungimento del confine polacco.

Dove verrà costruita la nuova barriera

L'anno scorso l'emergenza relativa alla rotta bielorussa è rientrata quando la Polonia ha deciso di schierare l'esercito ai confini. Non solo, ma Varsavia ha avviato la costruzione di un vero e proprio muro, opera in gran parte già ultimata.

In questo caso non dovrebbe trattarsi di un muro, ma di una barriera provvisoria. Utile comunque ad arginare eventuali nuovi flussi migratori. I genieri dell'esercito hanno iniziato i lavori lungo la frontiera con il territorio di Kaliningrad.

Ossia l'enclave di Mosca nel cuore dell'Europa baltica, ereditata dalla seconda guerra mondiale, quando con la sconfitta tedesca l'allora Prussia è stata divisa tra Polonia e Unione Sovietica.

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