"Il portavoce di Trump dietro siepe per nascondersi dai giornalisti"

Polemica e battute su Sean Spicer, portavoce della Casa Bianca. I media: "Si è nascostro tra i cespugli". Lui: "Ero solo accanto alla siepe"

"Il portavoce di Trump dietro siepe per nascondersi dai giornalisti"

Dopo la gaffe su Hitler, il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer è finito di nuovo nella bufera perché - racconta il Washington Post - si sarebbe nascosto tra le siepi davanti alla residenza per evitare i giornalisti che lo "braccavano" per aver delucidazioni sul licenziamento di James Comey.

Spicer si sarebbe prima barricato per ore nel suo ufficio, cancellando un briefing già annunciato. Poi, pare per ordine di Trump - infuriato perché non c'era nessuno a difenderlo in tv - il portavoce è stato mandato di fronte alle telecamere della Fox (emittente notoriamente amica), mentre Kellyanne Conway ha risposto alle domande della Cnn (da sempre critica verso Trump).

Rientrando dall'intervista, però, Spicer si è trovato davanti i giornalisti delle altre testate che lo aspettavano.

Così si è fermato dietro ai cespugli, mandando una segretaria a dire che avrebbe risposto solo a telecamere spente: "Spegnete le luci, spegnete le luci", avrebbe urlato emergendo dall'ombra, "Ora vediamo come fare, ma spegnete le luci".

Inevitabili gli sfottò sui social network. Al punto che lo stesso Spicer è intervenuto per far modificare l'articolo e precisando di non essere mai stato "tra" i cespugli, ma "accanto" alle siepi e al set televisivo.

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