Si avvia verso la conclusione la crisi istituzionale in cui il Libano era stato gettato il quattro novembre scorso dalle dimissioni del primo ministro Saad Hariri, annunciate in un discorso dall'Arabia Saudita.
Dopo aver spiegato di avere raggiunto un accordo con il blocco di partiti rivali, il figlio secondogenito dell'ex premier martire Rafiq è tornato sulle sue mosse. Come già annunciato una settimana fa e promesso al presidente Michel Aoun ha ritirato le sue dimissioni e al termine della prima riunione del consiglio dei ministri in un mese ha ripreso il suo posto a capo del governo.
Hariri regge un governo che include ministri legati ad Hezbollah, i cui uomini combattono in Siria accanto ad Assad e agli alleati iraniani.
Nella riunione l'esecutivo libanese ha appoggiato una dichiarazione che chiede alle diverse fazioni di prendere le distanze dai conflitti regionali e dagli affari interni degli altri Paesi arabi, rispettando gli Accordi di Taif, che promuovevano la fine della guerra civile in Libano e il ritorno alla pace.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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