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Premier australiano su Greta: "Disinformata, spinge a inutili ansie climatiche"

Il primo ministro australiano Scott Morrison ha risposto al discorso dell'attivista svedese Greta Thunberg alle Nazioni Unite. Con i suoi discorsi sui cambiamenti climatici "sta sottoponendo i giovani australiani a inutili ansie"

Premier australiano su Greta: "Disinformata, spinge a inutili ansie climatiche"

Greta Thunberg, l'attivista svedese sedicenne diventata una icona ecologista, sacerdotessa mondiale della "religione del global warming", si è attirata le prime pesanti critiche dopo il suo recente discorso, condito anche da lacrime strappa-consenso, alle Nazioni Unite.

Il primo ministro australiano Scott Morrison ha risposto alla giovane attivista di 16 anni spiegando che i discorsi di Greta Thunberg sui cambiamenti climatici stanno sottoponendo i giovani australiani a "inutili ansie climatiche". Il premier d'Australia ha affermato che il dibattito su questi temi è pieno di "disinformazione, in particolare sulle politiche australiane in materia di cambiamenti climatici".

Morrison, che affronterà i temi ambientali nel suo discorso all'assemblea generale dell'Onu oggi, mercoledì 25 settembre, ha detto ai giornalisti che le "persone si sentono profondamente toccate dall’argomento", ma Greta "manca di consapevolezza circa l'azione che l'Australia ha intrapreso" per proteggere i suoi mari, gestire i suoi rifiuti e combattere ogni illecito ambientale.

Greta ha accusato l’intera classe politica mondiale di aver fallito nelle politiche ambientali e, attraverso le sue azioni, sembra stia mettendo contro le nuove generazioni ai loro padri e nonni. Ma, a quando pare, il governo australiano vuole opporsi a questo cattivo modo di fare. "L'Australia ha il più alto investimento pro capite in energia rinnovabile, più di qualsiasi altro paese del mondo", ha rilanciato Morrison. "Voglio che i giovani che crescono in Australia abbiano pensieri positivi riguardo il loro futuro. Penso che sia importante dare loro la fiducia che non solo avranno un paese meraviglioso e un ambiente incontaminato in cui vivere, ma che avranno anche un'economia buona dove potere vivere e impegnarsi". Morrison ha spiegato di avere rassicurato i suoi figli in merito alle tematiche sollevate da Greta ed ha ribadito che "la cosa peggiore che vorrei imporre a qualsiasi bambino è l'ansia inutile. Hanno abbastanza cose di cui essere ansiosi. Dobbiamo permettere ai bambini di essere bambini e dobbiamo sempre approfondire i contesto di cui si parla".

Greta Thunberg, dopo il suo recente discorso alle Nazioni Unite, si è attirata anche le critiche di altri importanti uomini politici e del popolo dei social (spesso attraverso l’ironia, in alcuni casi attraverso vere e proprie offese), tutti preoccupati e indignati per una presunta manipolazione dell'adolescente, che soffre della sindrome di Asperger, e per la scarsa solidità scientifica delle affermazioni dell’attivista svedese.

Così, in Spagna il deputato di Vox Herman Tertsch, ha sferrato un attacco durissimo via Twitter. "Tutti i televisori offrono l'intervento grottesco e mostruoso della ragazza malata". Tertsch ha definito "uno spettacolo vergognoso" quello permesso da Guterres all’Onu, ente che considera "un'assurdità bugiarda e parassitaria che deve essere smantellata nella sua attuale struttura".

Ironica, invece, è stata la critica del presidente degli Stati Uniti Donald Trump nei confronti di Greta. "Sembra una ragazza molto felice in attesa di un futuro luminoso e meraviglioso. È così bello da vedere!".

Sui social, invece, uno dei commenti più diffusi è tratto da una intervista allo scienziato italiano Antonino Zichichi che aveva spiegato l'impossibilità di "scrivere l'equazione dell'evoluzione del clima" e che "le previsioni hanno senso solo a breve termine. Quelle sul tempo di domattina hanno margini di errori bassissimi, quelle tra 15 giorni sono inattendibili. Si figuri una previsione sul clima a dieci anni".

Intanto 500 studiosi di tutto il mondo, tra i quali figura anche lo stesso scienziato siciliano, hanno sottoscritto un documento dal titolo "European Declaration: There is No Climate Emergency" e stanno organizzando una conferenza internazionale, che si terrà ad Oslo, in Norvegia, il 18 e 19 ottobre prossimi, per smentire quanto affermato da Greta e dai "Gretini".

In Italia si sta muovendo anche l'Accademia dei Lincei che ha invitato, ad un convegno previsto per il prossimo 12 novembre, anche scienziati (come il professor Franco Battaglia) che sostengono le tesi opposte a quelle di Greta.

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