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Proteste a New York. ​In piazza contro Trump

Forti proteste a New York contro Donald Trump. Centinaia di manifestanti sono scesi in piazza per manifestare contro il presidente eletto. La folla, che si è inizialmente riunita a Union Square, ha poi fatto un corteo ed è giunta fino a sotto la Trump Tower. I manifestanti chiedevano l'impeachment del tycoon

Proteste a New York. ​In piazza contro Trump

Forti proteste a New York contro Donald Trump dove centinaia di manifestanti sono scesi in piazza per manifestare. La folla, che si è inizialmente riunita a Union Square, ha poi fatto un corteo ed è giunta fino a sotto la Trump Tower. I manifestanti chiedevano l'impeachment del presidente eletto Trump.

"Mettiamolo sotto accusa", "Lui non è il mio presidente" e "Stupratore" erano solo alcuni degli slogan dei manifestanti. Alcuni invece urlavano "Black Live Matter" (la vita dei neri conta, movimento attivista contro la violenza subita dei neri) e "Bernie" (invocando il candidato democratico Bernie Sanders battuto da Hillary Clinton nelle primarie). Alcuni, invece, se la sono presa con gli Stati in bilico che hanno dato la loro preferenza al tycoon: "Fan***o Florida", "Fan***o Indiana, "Fan***o New Hampshire". Ma non solo. Un gruppetto di persone ha preso di mira anche il vicepresidente eletto degli Stati Uniti Mike Pence e l'ex sindaco di New York Rudolph Giuliani. Tra la folla spuntavano anche alcuni cartelli con su scritto: "Non perdete la speranza".

Ad un certo punto, come racconta il New York Post, la folla ha formato un semi-cerchio e a turno hanno elencato i motivi per cui ritengono che Trump debba essere messo in stato d'accusa. "Stupratore", "antisemita", "anti-LGBT" (la sigla utilizzata per riferisci a persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender) e "KKK" (la sigla che indica il Ku Klux Klan) sono solo alcune delle accuse che vengono rivolte al tycoon.

Alcuni hanno anche rilasciato delle dichiarazioni al giornale newyorkese. "Non ho parole. Sono sconvolta - ha detto Nancy Gomez, di 38 anni, piangendo, e poi ha continuato - Questa cosa è spaventosa, mi sento male per i miei figli". Mentre una maestra di scuola, Julia Dunn, ha dichiarato alla Nbc di New York: "C'è un uomo, che è l'incarnazione umana dell'odio, che sta per diventare il nostro prossimo presidente, quindi la cosa migliore che possiamo fare è cercare di connetterci con le persone rappresentano l'amore".

Ci sono però da ricordare due cose: la prima è che nello Stato di New York ha vinto Hillary Clinton, la seconda è che resta uno Stato fortemente democratico visto che dal 1992 ad oggi ha sempre votato per il candidato del partito democratico in tutte e sette le elezioni presidenziali svolte.

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