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Pugno duro di Berlino sui migranti (ma da noi pretende i porti aperti)

Berlino annuncia che intensificherà i controlli anti-immigrazione a tutti i propri confini per fermare i migranti che vogliono tentare di entrare in Germania illegalmente

Pugno duro di Berlino sui migranti (ma da noi pretende i porti aperti)

La Germania annuncia (di nuovo) il pugno duro sui migranti che cercano di attraversare il confine. La polizia federale tedesca ha infatti ricevuto ordine di effettuare più controlli ai confini per fermare i clandestini che vogliono tentare di entrare nel Paese violando le regole sull'immigrazione. Ad annunciare la chiusura delle frontiere è il ministro dell'Interno, Horst Seehofer: "La polizia federale condurrà controlli flessibili a tutte le frontiere tedesche", ha detto.

La notizia arriva proprio dopo che il Conte Bis ha riaperto i porti, innescando di nuovo le partenze verso le coste italiane. Ma soprattutto, la mossa di Berlino conferma la fregatura dell'accordo di Malta sulla redistribuzione degli immigrati (leggi qui). Proprio in queste ore, infatti, il quotidiano tedesco Berliner Sonntagsblatt fa sapere che l'Ufficio federale per la protezione della Costituzione (Bfv, ossia i servizi segreti interni tedeschi) respinge sempre più richieste di asilo avanzate dai migranti sbarcati in Italia e a Malta dopo essere stati soccorsi nel Mediterraneo centrale.

Tra aprile e ottobre scorso, su 323 profughi interrogati dal BfV nei centri di accoglienza in Italia e a Malta, 47 casi hanno sollevato problemi di sicurezza che hanno portato alla bocciatura della richiesta di asilo. Se si fa poi un confronto tra marzo 2018 e l'aprile scorso, gli interrogatori sono stati 324, con appena 10 casi in cui sono emerse questioni di sicurezza che hanno condotto al respingimento della domanda di protezione internazionale. Il BfV svolge indagini preliminari sui richiedenti asilo al fine di valutare la sussistenza di possibili rischi di spionaggio o estremismo nel quadro dell'autorizzazione di sicurezza, "obbligatoria, prerequisito per l'avvio di una procedura di protezione internazionale", controlli che a quanto si apprende per una questione di sicurezza finiscono molto spesso in respingimenti.

Per Roberto Calderoli, vice presidente del Senato, la stretta ai controlli sui confini tedeschi "significa una sospensione del trattato di Schengen". L'esponente leghista ricorda poi che la Francia ha da tempo ripristinato i controlli alle frontiere e proprio in questi giorni ha annunciato nuove misure restrittive. "Dunque Parigi e Berlino possono chiudere i propri confini per fermare i clandestini ma se a farlo, fino a qualche mese fa, era l’Italia con il ministro Salvini partivano subito le critiche e ci definivano inumani? Alla faccia della coerenza, due pesi e due misure a seconda della convenienza", attacca Calderoli.

"Così adesso tutti hanno le frontiere blindate, Austria, Slovenia, la Svizzera extraUE, tutti… tranne l’Italia del porte aperte e dei porti aperti".

Il leader della Lega, Matteo Salvini, sempre commentando la stretta sull'immigrazione di Francia e Germania, attacca il governo giallorosso: "Complimenti al governo sbarchi, tasse e manette! In meno di tre mesi di porti aperti ha moltiplicato gli arrivi.

Ora si fa umiliare da Parigi e Berlino". E poi si chiede: "Conte-Di Maio-Renzi sono complici o incapaci?"

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