Guerra in Ucraina

Kiev schiera la "squadra speciale": chi dà la caccia agli uomini dello Zar

Dietro la morte di numerosi generali russi e mercenari della Wagner ci sarebbe la Sas britannica, squadra di ex soldati arruolati in gran segreto per dar man forte a Kiev: ecco di chi si tratta e qual è il loro passato

Kiev schiera la "squadra speciale": chi dà la caccia agli uomini dello Zar

Il "segreto" dietro le numerose e inaspettate perdite di generali e comandati russi dall'inizio del conflitto in Ucraina che ha tanto fatto arrabbiare lo Zar sarebbe stato svelato: una squadra di ex soldati della Sas (Special air Service) inglesi avrebbe ucciso almeno 20 generali russi e 15 mercenari della Wagner, battaglione arrivato nel Donbass per dare una mano all'esercito russo in difficoltà. La notizia è stata riportata da fonti britanniche del Daily Star che ha sottolineato come avrebbero numerosi anni di esperienza alle spalle in qualità di forze speciali.

Chi sono gli artefici

Su InsideOver, poco tempo fa, avevamo parlato di come potesse esserci lo zampino di questa unità di inglesi arrivati a Kiev a dar man forte agli ucraini e addestrati per numerose missioni speciali tra le quali c'è anche il sabotaggio. Questo reparto divenne leggendario durante la Seconda Guerra Mondiale perchè veniva chiamato "fantasma", un po' lo stesso ruolo che avrebbe nel conflitto in corso in Ucraina. "Sono completamente autosufficienti e hanno accesso a esplosivi, armi e munizioni. Almeno due sono medici di combattimento addestrati", racconta la fonte al quotidiano inglese. L'ex squadra Sas, tutti veterani delle guerre in Iraq e Afghanistan, avrebbe un'età compresa tra i 29 ei 62 anni.

La recluta tramite WhatsApp

Alcuni di loro sembra che abbiano prestato servizio nel "distaccamento L", un'unità di riserva Sas. Per il conflitto attuale, sarebbero stati reclutati tramite un gruppo Whatsapp per ex membri del reggimento con sede a Hereford. Gli inglesi, poi, avrebbero anche aiutato ad addestrare alcune truppe ucraine nei metodi di imboscata. La fonte ha poi rivelato la determinazione di questi combattenti che hanno "promesso" di restare vivi fino alla fine della guerra e di non farsi catturare. "Sanno che non possono permettersi di essere fatti prigionieri perché con ogni probabilità saranno torturati, processati e giustiziati come mercenari stranieri".

La fine dei generali russi

A questo punto può essere altamente probabile che il "boia" della Wagner di cui ci siamo occupati sul Giornale.it, possa essere stato ucciso direttamente da un componente di queste forze speciali britanniche o da un cecchino ucraino. In ogni caso, Wagner a parte, sono stati numerosi i generali uccisi in battaglia: fino al mese scorso erano 18, poi il numero è continuato ad aumentare. Non dimentichiamoci che la stessa sorte è toccata anche a colonnelli e capitani russi che ha scatenato l'ira di Putin. Le ragioni possono essere state molteplici tra cui la mancanza di comunicazione a causa delle apparecchiature elettroniche inaffidabili e l'avventurarsi dei generali in prima linea senza adeguata copertura.

Ma non è tutto: coloro che si salvano vengono epurati da Putin per non aver raggiunto gli obiettivi prefissati prima del 27 febbraio: sono stati molti i licenziati eccellenti con nomi di spicco. Perché è accaduto? Perché molti non sono stati in grado di guidare i propri uomini, adottare le strategie corrette ma soprattutto le contromosse contro l'esercito di Zelensky: la "colpa" di aver mancato la conquista di Kiev è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Il Donbass, lo sappiamo, si chiama "contentino" e obiettivo minimo, tra l'altro non ancora raggiunto.

Commenti