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Quarant'anni dopo, il primo arresto per gli eventi del "Bloody Sunday"

In manette un ex parà, accusato di avere aperto il fuoco sulla folla che marciava a Londonderry

Un uomo passa accanto a un murales che ricorda i fatti del Bloody Sunday
Un uomo passa accanto a un murales che ricorda i fatti del Bloody Sunday

Era il gennaio 1972 quando la "Domenica di sangue" (Bloody Sunday) dava il via alla rivolta in Irlanda del Nord. Quarant'anni dopo, gli inquirenti hanno eseguito il primo arresto, mettendo in manette un ex militare britannico ora 66enne.

All'epoca in servizio con i parà, nel reggimento di stanza nell'Ulster, l'uomo è accusato di avere aperto il fuoco su uno dei quattordici manifestanti repubblicani che rimasero uccisi quel giorno durante una marcia pacifica a Londonderry.

Interrogato a Belfast

dagli uomini del pool del Legacy Investigation Branch nordirlandese, che indaga sulle vicende storiche legate al conflitto, è stato interrogato a Belfast e poi trasferito in un centro di detenzione della Contea di Antrim.

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