Pare che Obama non le abbia mai lette. Si tratta di una ventina di lettere che suo padre avrebbe scritto, alla fine degli anni Cinquanta, per cercare di ottenere una borsa di studio (o altri aiuti) al fine studiare in un'università americana. Barack Hussein Obama senior, studente arrivato dal Kenya con un progetto di scambio, Non sapeva ancora cosa fare. In una missiva scrive: "Ho scoperto che mi piace l’ingegneria. Non ci sono architetti e ingegneri africani. È un peccato". Più avanti, invece, scriverà di voler fare l'economista.
Siamo nel 1958 e il padre del futuro presidente degli Stati Uniti si rivolge prima di tutto al capo dell’istituto per le relazioni afro-americane. Chiede consigli su quali atenei o fondazioni contattare. Cerca la sua strada e un aiuto per poterla percorrere. Quelle lettere oggi sono conservate allo Schomburg Center for Research in Black Culture ad Harlem (New York). Tra gli scritti troviamo quelli risalenti ai tempi dell’Università delle Hawaii e di Harvard, biglietti aerei dei viaggi Kenya-Usa (via Roma), biglietti dei pulmann usati per attraversare, da Est a Ovest, tutti gli States e persino alcune lettere di raccomandazione scritte da professori e assistenti. Da questo materiale emerge il ritratto del padre di Obama: un giovane estremamente determinato, apprezzato e stimato dai suoi professori per intelligenza e impegno.
Le ultime lettere risalgono al 1964, quando Obama padre ritornò in Kenya, lasciando la famiglia americana ed il figlio Barack di appena tre anni. Come ha scritto nel suo libro "Dreams from my father", Obama rivide il padre - che morì a Nairobi in un incidente stradale nel 1982 - solo una volta, quando aveva 10 anni, durante una sua visita di un mese nelle Hawaii.
Le prime lettere, invece, risalgono agli anni 1958-1959. Leggendole si capisce la fortissima motivazione di un ragazzo che vuole a tutti i costi studiare all’estero. Il giovane Obama scrive a professori, fondazioni ed enti. A tutti chiede un aiuto: "Mio padre non ha potuto pagarmi le ultime rate di scuola, ma io ho continuato a studiare da solo, leggendo tantissimo e di svariati argomenti".
Lo Schomburg
Center ha invitato il presidente Obama, affinché possa leggere quelle tracce lasciate da suo padre. Obama, però, sino ad ora non l'ha fatto. Forse in lui la profonda ferita per quell'abbandono non si è ancora emarginata.
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