
Aveva registrato dozzine di videocassette contenenti immagine di ragazze e donne nei camerini di prova in uno dei centri commerciali più grandi degli Stati Uniti, il King of Prussia, appena alle porte della città di Philadelphia; per questo un uomo di 37 anni, Sean Moses, professionista nel campo della tecnologia informatica è finito in prigione accusato della più grande violazione della privacy avvenuta negli USA.
Tra le vittime di Moses sono state ritrovate molte ragazze e ragazzine, minorenni, riprese nude nell’atto di provare abiti all’interno dei grandi magazzini presenti nell’enorme centro commerciale, tra i più visitati dell’America del Nord. Tra le accuse imputate all’uomo, arrestato all’interno della propria abitazione dove vive con la sua fidanzata e la loro bambina di 6 anni, vi è anche quella di pedopornografia; in attesa del processo, il giudice ha stabilito una cauzione di 500mila dollari.
Il sovrintendente della polizia William Colarulo ha commentato l’accaduto in maniera dura: «Ci sono ragazzine con le loro amiche il Sabato pomeriggio; si recano nel centro per provare alcuni abiti e si ritrovano con un pervertito come costui a violare il proprio spazio personale e la privacy».
Ad aver fatto scattare l’allarme, ha dichiarato lo stesso Colarulo, sarebbero stati alcuni video pubblicati su siti porno che avrebbero immediatamente fatto risalire all’uomo; come già verificato in passato, ha confermato il detective Thomas Schreiber, sono gli stessi criminali a diffondere le immagini incriminate in rete, proprio come è accaduto con Moses.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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