La priorità della Russia resta la campagna per la conquista dell’intero territorio del Donbass. Ci si aspettava che le forze del Cremlino accelerassero in maniera decisa ma, a quanto pare, nelle ultime ore i russi non sarebbero riusciti a compiere progressi significativi. Nella notte, intanto, c'è da segnalare un raid che ha distrutto la ferrovia di Dnipro.
Cosa sta succedendo nel Donbass
A quanto pare Mosca ha concentrato tutti gli sforzi per la presa del Donbass. La decisione di bloccare l’assalto ai bunker dell'acciaieria Azovstal, dove restano asserragliati gli ultimi difensori di Mariupol, potrebbe addirittura essere funzionale alla concentrazione delle forze nelle regioni di Lugansk e Donetsk. Eppure, secondo quanto rilevato dal Pentagono, l’avanzata russa nel quadrante orientale dell’Ucraina sarebbe in standby.
"Le forze della Russia non hanno compiuto nessun progresso significativo nel Donbass", fanno sapere dagli Stati Uniti in merito all'offensiva di Mosca nell'est dell'Ucraina. "Hanno compiuto diversi attacchi nel nord della regione, sotto la città di Izyum, ma senza guadagnare terreno", ha spiegato alla Cnn il portavoce della Difesa americana, John Kirby.
Raid su Dnipro, combattimenti a Kharkiv
In tarda serata un raid russo ha colpito e distrutto la rete ferroviaria nella regione di Dnipro. Scendendo nei dettagli, tre attacchi missilistici hanno colpito la rete ferroviaria del distretto di Novomoskovsk, fortunatamente senza fare vittime. Il capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipro, Valentyn Reznichenko, ha annunciato l'attacco sulla sua pagina Facebook, specificando che non è chiaro quando potrà riprendere la circolazione.
Sono inoltre stati segnalati furiosi combattimenti nella regione di Kharkiv, la seconda città del Paese situata nei pressi del confine russo, dove si concentra la maggior parte dei 450 obiettivi colpiti nelle ultime 24 ore, secondo Mosca. Qui una battaglia cruciale si sta consumando sul citato fronte di Izyum, dove agisce la 106esima Divisione aviotrasportata russa, che ha incontrato la resistenza ucraina. Nel mirino del Cremlino ci sono diversi villaggi, tra cui Sulyhivka e Dibrivne, da cui poi sferrare l'attacco verso Slovyansk.
Per quanto riguarda Mariupol, continuano ad arrivare indiscrezioni discordanti. L’ultima voce è quella di Ramzan Kadyrov, secondo il quale l’edificio amministrativo dell'acciaieria Azovstal a sarebbe finito sotto il controllo delle forze russe. Il leader ceceno lo ha reso noto sul suo canale Telegram. "Mariupol è nostra!... La città è stata presa definitivamente e completamente. L'edificio amministrativo strategicamente importante dello stabilimento Azovstal è sotto controllo e tutto il territorio adiacente è stato sgomberato", ha dichiarato Kadyrov.
Le rivelazioni di Zelensky
Nel frattempo Volodymyr Zelensky ha rilasciato due importanti dichiarazioni. Nella prima ha spiegato che la Russia "ha rifiutato la proposta di una tregua per la Pasqua (ortodossa, ndr)". Pubblicando un nuovo video su Telegram rivolto al suo popolo, il presidente ucraino ha affondato il colpo: "Questo dimostra quanto i leader di questo Stato tengano in considerazione la fede cristiana e una delle feste più importanti e gioiose. Manteniamo comunque la nostra speranza. La speranza per la pace e che la vita vinca la morte".
Zelensky ha quindi accusato la Russia di cercare di tenere un falso referendum di indipendenza nelle regioni di Kherson e Zaporizhia che occupa nel sud del paese. In un video messaggio, Zelensky ha chiesto ai residenti delle zone occupate di non fornire dati personali, come i numeri di passaporto, che le forze russe avrebbero chiesto loro.
"Non si tratta solo di fare un censimento. Non è per darvi aiuti umanitari di qualsiasi tipo. Si tratta infatti di falsificare un cosiddetto referendum sulla vostra terra, se l'ordine di organizzare questa commedia viene da Mosca".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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