Russia, il Losharik non è un semplice sottomarino

Se il sottomarino coinvolto nell'incidente fosse l'AS-12 Losharik, sarebbe uno dei progetti più segreti della Russia alle dirette dipendenze del GRU

Russia, il Losharik non è un semplice sottomarino

Della tragedia avvenuta poche ore fa a bordo di un sottomarino russo, in missione nel Mare di Barents, non sappiamo quasi nulla. L’unico dato certo è il numero delle vittime: quattordici. Ad oggi si ignora anche il nome dell’unità coinvolta. Tuttavia la denominazione di “sottomarino per operazioni speciali”, restringe il cerchio sulle possibili piattaforme coinvolte.

L’incendio nel Mare di Barents: i dati certi

In base ai dati ufficiali diramati dal Cremlino, sappiamo che lunedì scorso è scoppiato un incendio a bordo di un sottomarino per operazioni speciali della Russia ad una profondità di circa 280 metri. La cause dell'incendio, nel momento in cui scriviamo, sono ancora ignote. Il sottomarino a propulsione nucleare stava effettuando “test e rilievi batimetrici nelle acque territoriali russe, nel Mare di Barents". Mosca non ha mai diramato il nome dell’unità, ma la denominazione di “sottomarino per operazioni speciali”, restringe il cerchio sulle possibili unità coinvolte. Anche sul numero delle vittime c’è stata particolare confusione. Inizialmente, la Russia parlava della perdita dell’intero equipaggio a causa dell’inalazione del gas scaturito dall’incendio a bordo. Poche ore fa, il Cremlino ha confermato la perdita di “almeno quattordici membri dell’equipaggio” appartenenti all'unità 45707. Non conosciamo il numero dell’equipaggio a bordo del sottomarino coinvolto nell’incidente.

Le cause dell'incendio

La più grande minaccia per qualsiasi sottomarino è il fuoco

L'incendio sarebbe stato causato da un cortocircuito nel sistema di alimentazione del sottomarino. L'incidente, secondo il Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, è divampato nel compartimento delle batterie del sottomarino. Ciò significa che potrebbe essere stato causato da un accumulo di gas di idrogeno all'interno dell'unità. I sottomarini, compresi quelli nucleari, sono equipaggiati con banchi di batterie per fornire una fonte temporanea di energia. L'idrogeno è un sottoprodotto del processo di ricarica della batteria. In presenza di un livello critico di concentrazione di gas, anche una scintilla a bordo potrebbe scatenare un incendio. La Marina degli Stati Uniti ha vietato l'uso delle sigarette sui sottomarini dal 1° gennaio del 2011. Gli incendi sui sottomarini sono qualcosa di particolare poichè calore e fumo non hanno una via di fuga. Il calore ed il fumo si alzano e si raccolgono immediatamente nello spazio più alto. Più uno spazio è grande, maggiore sarà l'atmosfera che dovrà assorbire un incendio. Questo dà all'equipaggio più tempo per reagire correttamente. I sottomarini a livello singolo come il Losharik, forzano il calore ed il fumo direttamente verso l'intero equipaggio. L'inalazione del fumo è più comune nei sottomarini a livello singolo a causa del tempo minimo necessario all'equipaggio per indossare le maschere di respirazione di emergenza. Se si trattasse del Losharik, bisognerebbe capire come la sua particolare struttura interna dello scafo, sfere di titanio interconnesse rispetto alla configurazione standard del cilindro, ha influito sul fuoco e sulla gestione di quest'ultimo.

Le affermazione dei norvegesi, le smentite di Mosca

Secondo le autorità norvegesi, Mosca avrebbe comunicato “una esplosione di gas a bordo di un sottomarino di ricerca della Marina russa. Affermazione smentita dal Cremlino. Norvegia e Russia concordano sull’attuale livello di radiazioni nell’area dell’incidente, ritenuto nei limiti.

Il sottomarino coinvolto

Nel momento in cui scriviamo, la Russia non ha diramato il nome del sottomarino coinvolto nell’incidente avvenuto lunedì scorso. Sappiamo soltanto che si tratta di una unità a propulsione nucleare progettata per svolgere missioni speciali. Il sottomarino è stato rimorchiato nel quartier generale della Flotta del Nord, a Severomorsk.

Russia, Progetto 10830 AS-12/AS-31 Losharik

Il sottomarino a propulsione nucleare AS-12 Losharik/АС-12/АС-31 Лошарик Progetto 10830, codice NATO NORSUB-5, è stato progettato per svolgere operazioni speciali, ricerca scientifica e salvataggio a grandi profondità. Si tratta di uno dei progetti più segreti della Russia, alle dirette dipendenza del GUGI, che a sua volta riferisce al GRU. Stiamo parlando di un progetto così segreto che quanti hanno lavorato nel cantiere N42 della Sevmash, sono stati tenuti sotto stretto controllo militari per i quindici anni necessari per il suo sviluppo. Varato il 13 agosto del 2003, dovrebbe essere lungo circa 60 metri, con un dislocamento di 2000 tonnellate ed un equipaggio che non dovrebbe superare le 25 unità. L'unità è inquadrata nella 29a brigata sottomarina che ha sede nella città di Gadzhiyevo, regione di Murmansk. Del Losharik, insolito cavallo di un famoso film d'animazione sovietico, non si sa nulla se non che è in grado di raggiungere i seimila metri di profondità e che è propulso da un singolo reattore nucleare da 5 megawatt di nuova concezione (il reattore RBMK di Chernobyl poteva generare fino a 3.200 megawatt). La sua missione principale è il fondo del mare. O meglio, gli oggetti sul fondo del mare. Il Progetto 10830, erede dei Progetti 1851 e 1910, sfrutta i principi della batisfera, una sfera di acciaio utilizzata per le esplorazioni sottomarine. Una forma necessaria per resistere all’enorme pressione dell’acqua a quelle profondità. I compartimenti a sfera in lega di titanio, limitano la quantità di spazio abitabile, attrezzature operative ed unità di propulsione, ma rendono il sottomarino in grado di immergersi a profondità maggiori rispetto ad uno scafo tradizionale. L’involucro esterno tipo 210 occulta le reali caratteristiche dell'unità. Le sette batisfere interne dal diametro di circa 6 metri, una delle quali ospita il reattore nucleare, sono separate dallo scafo esterno da un materiale altamente compresso. Il Losharik potrebbe navigare indisturbato in qualsiasi parte del globo nella totale impunità. Gli svantaggi sono legati ai ristretti spazi per l’equipaggio ed alla scarsa velocità di crociera. Se tali dati fossero corretti, il Losharik sarebbe il primo sottomarino a propulsione nucleare in grado di raggiungere tali profondità, considerando che l’NR1 americano poteva raggiungere i tremila metri. L'unica missione nota dell'AS-12 si è svolta con la Flotta del Nord ad una profondità di tremila metri, sul crinale Mendeleyev, nell'Artico (Арктика-2012). Nelle missioni a medio e lungo raggio, il Losharik è trasportato da un altro sottomarino in funzione di nave madre.

Come è stato svelato il Losharik?

Il 13 gennaio del 2015, l’edizione russa della celebre rivista automobilistica Top Gear, ha svelato accidentalmente la prima foto di buona qualità di uno dei sottomarini russi più segreti mai realizzati dal Cremlino. Durante un test drive per presentare la Mercedes-Benz GL 450 presso la città di Arkhangelsk, sulle rive del Mar Bianco, le telecamere immortalarono sullo sfondo il segretissimo AS-12 in fase di manovra. E' ritenuta la prima ed unica foto di qualità esistente del Losharik.

Russia, i sottomarini che potrebbero trasportare il Losharik

Nell’ambito del Progetto 09786, il sottomarino strategico a propulsione nucleare classe Delta III KS-129, è stato soggetto ad interventi strutturali dal 1994 al 2002 per trasportare i droni subacquei ed il Progetto 10830 Losharik. La sezione centrale progettata per ospitare i missili balistici è stata modificata per ospitare i nuovi asset, con scafo allungato da 155 a 162,5 metri. Il BS-64, terzo sottomarino strategico classe Delta IV, è stato trasferito nel 1999 dalla sua base sulla penisola di Kola al cantiere Zvezdochka, a Severodvinsk. E' l'unica unità classe Delta IV ad essere stata riconvertita per ospitare i mini-sommergibili russi sperimentali che operano in profondità nelle gelide acque artiche. La sezione centrale, progettata per ospitare sedici missili balistici, è stata modificata per i nuovi asset. Il BS-64 Podmoskovye è stato il primo vettore sottomarino russo per i droni subacquei e per il Progetto 10830 Losharik. Lo scafo è stato allungato a 162,5 metri: le capacità difensive non sono state smantellate. Il BS-136 Orenburg classe Delta III ed il BS-64 Podmoskovie classe Delta IV (entrambi definiti dark target dal Pentagono), sono attualmente i principali vettori russi dei droni Klavesin-1R e supportano le operazioni dei sottomarini per operazioni speciali classe Paltus Progetto 1851, Kashalot Progetto 1910 e AS-12 Losharik Progetto 10830.

Il Progetto 10830 Losharik dovrebbe essere trasferito al K-329 Belgorod Progetto 09852, il sottomarino più grande del mondo.

Considerando i dati fino ad oggi raccolti, il sottomarino coinvolto nell'incidente potrebbe essere proprio l'AS-12 Losharik.

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