Russia, Putin rimuove il procuratore generale Chaika

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha rimosso dall’incarico che ricopriva dal 2006 il potente procuratore generale Yury Chaika. Al suo posto Igor Krasnov

Russia, Putin rimuove il procuratore generale Chaika

In Russia c'è aria di cambiamento. Secondo quanto riferito dall'agenzia stampa Tass, il presidente russo Vladimir Putin avrebbe licenziato il potente procuratore generale Yuri Chaika e nominato al suo posto il vice capo del comitato investigativo, il 44enne Igor Krasnov. Come spiega l'ufficio stampa del Cremlino "Vladimir Putin ha presentato all'esame del Consiglio della Federazione russa la candidatura del vice capo del comitato investigativo Igor Krasnov per la carica di Procuratore generale russo e proposto il licenziamento di Yuri Chaika da questa posizione a causa del suo trasferimento ad altro lavoro". Chaika, 68 anni, ha ricoperto la carica di Procuratore generale della Federazione russa dal 2006.

Chaika è stato anche ministro della Giustizia tra il 1999 e il 2006. Nel 2015, come riporta l'Agi, la fondazione anticorruzione dell'oppositore di Putin Navalny, ha accusato i due figli di Chaika di accumulare illegalmente grandi fortune con l’aiuto di funzionari sotto il comando del padre. Chaika ha respinto le accuse. Il suo successore, Krasnov, lavora per gli organi giudiziari della Russia dal 1997. Dal 2007, Krasnov ha iniziato a lavorare come investigatore senior nel nuovo comitato investigativo che indaga su gravi crimini ed è stato nominato vice capo dell'agenzia statale nell'aprile 2016. Ha indagato su numerosi casi "scottanti", come il complotto per uccidere il politico e uomo d'affari Anatoly Chubais e l'omicidio di Boris Nemtsov, morto il 27 febbraio 2015 a Mosca.

Si tratta del secondo cambiamento radicale in Russia dopo che, nei giorni scorsi, il governo presieduto dal primo ministro Dimitrij Medvedev ha rassegnato le proprie dimissioni nel giorno del discorso presidenziale di Vladimir Putin all'Assemblea Federale sullo stato della nazione. Ad annunciarlo è stato Medvedev, che ha citato l'articolo 117 della Costituzione. Il presidente russo ha quindi indicato Mikhail Mishustin, di estrazione e formazione economica, quale candidato al ruolo di primo ministro, lasciando alla Duma l’ultima parola in merito la sua entrata in carica.

Il presidente russo sogna di cambiare le regole del gioco e di rimanere al potere a vita? Ipotesi che il diretto interessato, per il momento, ha voluto smentire. Sabato scorso Putin ha sottolineato che la Russia non deve tornare alla tarda era sovietica con sovrani al potere per tutta la vita, morti ancora in carica senza una corretta strategia di successione.

"Sarebbe molto preoccupante tornare alla situazione che abbiamo avuto a metà degli anni '80, quando i leader statali rimasero al potere, uno ad uno, fino alla fine dei loro giorni e lasciarono il loro incarico senza garantire le condizioni necessarie per una transizione di potere. Quindi grazie, ma penso che sarebbe meglio non tornare a quella situazione" ha dichiarato davanti ai veterani della Seconda Guerra Mondiale a San Pietroburgo.

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