Resti di un leopardo e una tigre, probabilmente utilizzati per preparare pasti di lusso, sono stati ritrovati in un ristorante di Mosca. La polizia intervenuta in loco, dopo aver scoperto la testa e le pellicce degli animali annoverati tra le specie protette, ha arrestato un uomo di nazionalità vietnamita che potrebbe essere coinvolto nel traffico e nell’uccisione dei due grandi felini; l’accusa, per le autorità, è quella di aver servito carne di provenienza illegale.
Le carni ritrovate nella cucina, circa 50kg destinati con grande probabilità alla preparazione di piatti esotici da rivendere a caro prezzo agli avventori del locale, apparterrebbero a due specie a rischio d’estinzione: si tratta di una tigre dell’Amur, conosciuta anche come tigre siberiana, e un leopardo dell’Amur, chiamato anche leopardo della Manciuria o dell’Estremo Oriente, classificato dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura in pericolo critico; sottoposti a sequestro da parte dalla polizia, i resti sono stati inviati ai laboratori d’analisi per condurre altre indagini scientifiche al fine di comprenderne la provenienza.
Nonostante sia illegale e rischioso dal punto di vista della conservazione della specie, la tigre è piuttosto popolare tra l’elite russa in quanto ritenuta non solo una prelibatezza ma un vero toccasana in grado d’incrementale la potenza
sessuale e le capacità negli affari; il prezzo al mercato nero si aggira sui 1000-1500 euro al chilo mentre i resti, non utilizzabili in cucina, spesso finiscono nei preparati della medicina tradizionale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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