Salah Abdeslam, la reclusione dorata nel carcere sovraffollato

Il terrorista franco-algerino è recluso nel carcere più grande d'Europa, il Fleury-Mérogis. Nonostante l'alto tasso di affollamento, a Salah Abdeslam è stato riservato un piano intero

Salah Abdeslam, la reclusione dorata nel carcere sovraffollato

Dallo scorso 27 aprile Salah Abdeslam, uno dei responsabili degli attentati di Parigi in cui persero la vita 130 persone, è in custodia al Fleury-Mérogis, il più grande carcere d'Europa, situato a 50 km a sud della capitale francese. Pochi giorni fa un deputato dei Repubblicani, Thierry Solère, ha visitato la prigione insieme a due giornalisti del Journal du dimanche, scoprendo che, nonostante il carcere abbia un tasso di affollamento del 190 percento, a Salah Abdeslam è stato concesso un piano intero. Compresa una palestra personale.

Due stanze confortevoli, un'altra convertita su sua richiesta in uno spazio dove poter svolgere un po' di attività fisica. Per ora gli hanno messo a disposizione solo un vogatore, ma dovrebbero arrivare altri attrezzi. L'ultima sala del quarto piano dell'edificio D3 del Fleury-Mérogis è occupata dalle guardie che lo controllano continuamente: si teme infatti che il jihadista possa togliersi la vita, per questo nelle celle sono state installate sei telecamere.

Il deputato repubblicano e i due giornalisti hanno sottolineato come le attenzioni rivolte al terrorista stonino con il livello di sovraffollamento del carcere. Nella prigione ci sono 2855 i posti disponibili, ma i detenuti sono oltre 4500. "Il livello di affollamento ha raggiunto il 190 percenteo - ha spiegato Thierry Solère - e in alcune celle ci sono addirittura materassi disposti sul pavimento per ospitare i nuovi detenuti".

Il deputato ha scritto una lettera di protesta al ministro della Giustizia, Jean-Jacques Urvoas, sottolineando tutte le note stonate della vicenda.

Va detto anche che il terrorista non può uscire dal cortile perché i responsabili del carcere temono reazioni volente da parte degli altri detenuti.

Stando a quanto raccontato dal deputato e dai giornalisti del Journal du dimanche, Salah sarebbe "affaticato e nervoso". I secondini hanno raccontato che ogni tanto legge il Corano e che il suo atteggiamento è cambiato rispetto ai primi tempi. "Agli inizi era educato, ma oggi non parla più: si è chiuso in uno strano mutismo".

La lettera di protesta per la reclusione privilegiata di Salah Abdeslam

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