Il nuovo governo italiano, pur ribadendo la fedeltà all'alleanza atlantica della Nato, ha aperto le porte ad un dibattito e soprattutto ad un percorso che potrebbe portare alla revoca delle sanzioni contro la Russia. Una mossa che è stata apprezzata da Mosca e che viene sottolineata anche nelle parole del presidente russo, Vladimir Putin: "e sanzioni, le accusa continue verso di noi, sono tutti metodi per contenere la Russia perché l'Occidente vede la Russia come una minaccia, un avversario. Ma questi metodi non sono nell'interesse di nessuno, solo col dialogo e la cooperazione si può avanzare l'economia mondiale. Ora però qualcosa si muove poiché alcuni nostri partner in Europa iniziano a dire che serve cooperare con la Russia". Poi il leader russo ha anche parlato degli equilibri internazionali e ha scongiurato l'ipotesi di conflitti nel futuro: "Una nuova guerra mondiale sarebbe la fine della civiltà, averne la consapevolezza dovrebbe frenare le potenze internazionali dall’impegnarsi nel conflitto globale".
E sui rapporti tra Roma e Mosca è intervenuto anche il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov che ha apprezzato la posizione espressa dal premier Giuseppe Conte: "Il suo intervento in Parlamento dimostra l'intenzione del capo del nuovo governo di cooperare con il nostro Paese: la Russia intende fare altrettanto. Naturalmente ha concluso - il nuovo governo di coalizione sta appena iniziando a lavorare e le sue priorità di politica estera saranno chiarite".
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