“Se tradiranno la Brexit, state sicuri che la gente scenderà per strada”. Parole e musica di Nigel Farage che in un dibattito organizzato alla Bbc chiama alla responsabilità il parlamento e gli organismi istituzionali che dovranno pronunciarsi sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea.
Il capo e fondatore di Ukip che dell’uscita di Londra dall’Ue ha fatto la ragione del suo impegno politico ha lanciato in tv un appello ai membri del parlamento affinché dimostrino lealtà al responso del referendum di giugno scorso. “Credetemi – ha detto Farage -, se la gente in questo Paese penserà che sta per essere tradita e truffata, vedremo alzarsi un’onda di rabbia politica così forte come mai ne abbiamo viste nel nostro Paese. Si sta irritando l’opinione pubblica nel modo e nel momento più sbagliato in cui il livello di scontro tra i cittadini e la classe politica è al massimo storico e la temperatura è altissima”.
A battagliare con Farage sul tema Brexit, c’era Gina Miller, peso massimo della finanza britannica che ha proposto il ricorso all’Alta Corte. Che lo ha incalzato: “Non si può decidere su un tema così importante senza investire gli organi politici del dibattito. Non siamo uno Stato delle banane. Dovresti essere contento, grazie alla pronuncia dei giudici il parlamento torna alla tanto agognata sovranità”.
Ma Farage ha schivato il colpo: “Non riesco a capire quale parte della parola ‘leave’ non riusciate ancora a capire. Qui non si può parlare più di sovranità del Parlamento dato che c’è di mezzo la sovranità degli elettori e del popolo britannico la cui volontà di uscire dall’Unione Europea non può essere sovvertita”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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