Si dimette un altro consigliere di Putin: il cerchio magico perde pezzi

Vladimir Putin ha sempre meno amici e consiglieri: si è dimesso Valentin Yumashev, genero di Eltsin e membro interno del Cremlino. L'escalation delle dimissioni è iniziato a marzo, ecco perché

Si dimette un altro consigliere di Putin: il cerchio magico perde pezzi

Putin perde i pezzi non solo in guerra ma anche tra il suo entourage: dopo le clamorose dimissioni di Boris Bondarev, consigliere della missione russa alle Nazioni Unite a Ginevra che ha criticato aspramente l'operato di Putin e Lavrov sull'invasione in Ucraina ("Mai vergognato così tanto", ha detto), è stato il turno di uno interno al Cremlino, fatto per certi versi ancora più grave. Si tratta di Valentin Yumashev, genero di Boris Eltsin e ormai ex consigliere del presidente russo. La notizia è stata data dalla Reuters che ha citato due persone che lo conoscono bene.

"È stata sua iniziativa"

Yumashev, che non era retribuito, avrebbe rinunciato al suo incarico già ad aprile. "E' stata una sua iniziativa", ha aggiunto la fonte senza precisare le reali ragioni. Yumashev è sposato con la figlia di Eltsin, Tatyana, ed era uno dei pochissimi legami rimasti tra l'amministrazione dello zar e il governo di Eltsin, un periodo pieno di riforme liberali e aperture occidentali. Se in questo caso non era mai stato così influente nell'amministrazione, con Eltsin presidente era stato anche al vertice dell'amministrazione presidenziale.

Chi era Yumashev

Negli otto anni del governo Eltsin (1991 al 1999), dopo aver ricoperto il ruolo di consigliere del Cremlino divenne anche Capo di Stato Maggiore. Il suo vice, nel 1997, divenne un'ex spia del Kgb e, da quel momento in poi, Putin divenne il vero erede di Eltsin vincendo le elezioni presidenziali (era il 2000) dopo le sue dimissioni. Nonostante la distanza di vedute in campo politico nazionale e internazionale tra i due presidenti sia sempre stata forte, i legami sono rimasti tant'é che nel 2020 lo Zar avrebbe fatto visita alla figlia a Tatyana per il suo compleanno. Queste dimissioni giungono sicuramente come un fulmine a ciel sereno tra lo staff di Putin. L'aver voluto omettere le motivazioni spinge ancora di più a pensare come, alla base, ci sia stato un forte disaccordo circa la situazione che Putin ha provocato in Ucraina.

Cos'è successo a marzo

All'indomani dello scoppio del conflitto, poi, come abbiamo visto sul Giornale.it, c'era stata un'altra dimissione eccellente all'interno del Cremlino e sempre proveniente dall'"era Eltsin": si è trattato di Anatoly Chubais, figura di spicco che ha deciso di dimettersi da ruolo di inviato speciale. Chubais è un politico ed economista russo responsabile della privatizzazione in Russia negli anni '90. Secondo Forbes, sarebbe il più "importante funzionario russo ad aver rotto con Putin". È considerato il mentore di Vladimir Putin e del suo "delfino", Dmitry Medvedev.

La Associated Press ha citato Chubais tra i principali personaggi russi che aveva espresso dissenso verso l’invasione dell’Ucraina: in particolare, aveva pubblicato sui social una foto di Boris Nemtsov, oppositore di Putin assassinato a Mosca nel 2015.

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