Si è dimesso il generale James Clapper, direttore del National Intelligence, coordinatore delle 16 di agenzie di spionaggio Usa, incluse National Security Agency, Cia e Fbi. Aveva già annunciato l'intenzione di lasciare alla fine del mandato di Obama. Le dimissioni arrivano mentre il presidente eletto Donald Trump prepara la sua squadra di governo. Nei mesi scorsi è stato Clapper a dare le informative top secret sugli hacker russi sino al ruolo che avrebbe giocato Vladimir Putin.
Settantacinque anni, generale di squadra aerea (3 stelle) in congedo della Us Air Force, Clapper aveva assunto la guida dei servizi di intelligence il 9 agosto del 2010. Il direttore della National Intelligence risponde direttamente al presidente. La sua figura è stata introdotta il 22 aprile 2005 dall’allora presidente repubblicano George W. Bush per coordinare tutte le agenzie di spionaggio e controspionaggio americane. Clapper è stato il quarto a ricoprire l’incarico.
"Ho sottoposto la mia lettera di dimissioni ieri sera, ho ancora 64 giorni", ha detto Clapper durante un'audizione davanti alla commissione intelligence del Congresso. Ha fatto capire, quindi, che sino alla fine del mandato di Obama resterà in carica.
Solitamente i vertici delle agenzie federali dell'amministrazione uscente si dimettono dopo le elezioni presidenziali, anche perché alla base dei loro incarichi c'è un rapporto fiduciario.
Sino ad ora nessun segnale dagli altri alti dirigenti, come ad esempio dal direttore dell'Fbi James Comey, finito al centro delle polemiche (sia da parte democratica che repubblicana) per la gestione delle indagini su Hillary Clinton per lo scandalo delle e-mail.
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