Cinitalia

Siena secondo me

"La mia destinazione era una città collinare, Siena, a cui gli studenti che imparano l’italiano sono tutti più o meno legati"

Siena secondo me

È passato un anno da quando ho lasciato l’Italia. Anche se vi ho trascorso un solo mese, quest’esperienza è un ricordo indelebile della mia vita. E quando avrò i giorni contati e forse non ricorderò più nessuna parola in italiano... non potrò fare a meno di sorridere ripensando a quelle persone e a quei luoghi. Si dice sempre che il “primo sguardo” sia tanto importante. Non appena sono arrivata in Italia ho visto il Mediterraneo. L’aereo ha sorvolato l’aeroporto di Roma Fiumicino e il finestrino aperto non ha trattenuto la luce del sole europeo che ha illuminato tutta la cabina.

Il blu del Mediterraneo ha toccato il mio cuore, così calmo e gentile come il velo leggero indossato dalla dea Venere nel famoso dipinto ad olio, così brillante per la luce del mattino che saliva su nel cielo e scendeva giù fino al mare. Mi è venuta in mente in quell’istante una antica espressione cinese, “luce fluttuante e oro luccicante”. È un vero peccato che quella sia stata l’unica volta che ho visto il mare in Italia. In questo viaggio il destino non aveva in serbo per me il mare, la mia destinazione era una città collinare, Siena, a cui gli studenti che imparano l’italiano sono tutti più o meno legati. Prima di arrivare, come un’esperta di urbanistica, avevo immaginato l’aspetto di questa città antica guardando fuori dal finestrino i grandi campi avvolti nel crepuscolo serale. Immaginavo le sue strade, Piazza del Campo e i grandi ascensori che collegano la cima ai piedi della collina. Siena mi stava aspettando per svelare il mistero! Purtroppo, quando ho incontrato la città per la prima volta, si era addormentata nella notte tranquilla.

Il taxi, il cui prezzo saliva rapidamente come i battiti del mio cuore, sfrecciava per le vecchie strade di pietra. L’autista
ci aveva presentato con entusiasmo le sue pizzerie e gelaterie preferite in un inglese con accento italiano. Quando ha cercato il resto da darmi, ha rapidamente tirato fuori alcune monete, lasciandomi un po’ perplessa perché non toccavo contanti da molto tempo. Mentre le monete tintinnavano cadendo nella borsa ho realizzato di essere davvero arrivata in un paese lontano. Sentirsi sperduti è probabilmente un sentimento comune a tutte le persone che vanno all’estero. All’inizio non si sa come pagare sull’autobus, dove gettare la spazzatura o come accendere i fornelli in cucina: tanti particolari ignoti ci hanno fatto capire bene cosa significhi “vivere sotto un altro cielo”. Tuttavia il radioso sole italiano brilla sempre su tutti. Mentre con le mie compagne ci aggiravamo confuse non sapendo che cosa fare in cucina, una ragazza del posto ci ha aiutate senza che dovessimo chiederglielo; quando per le strade ci siamo perse, un anziano signore di passaggio ci ha rincuorato con un saluto e un sorriso; mentre aspettavamo all’autostazione, un ragazzo che non sapeva distinguere i cinesi dai giapponesi ci ha salutate in giapponese... In questa piccola città soleggiata ho sentito di non essere un’estranea. Sebbene Siena sia antica, il turismo non influenza la vita dei residenti. La maggior parte dei turisti arriva in gruppo e se ne va rapidamente sempre dopo aver visitato Piazza del Campo. A dire la verità, mi è sempre dispiaciuto che tanti particolari vadano così perduti, anche Dickens fece gli stessi errori di questi viaggiatori quando visitò l’Italia e descrisse con negligenza Siena nel suo libro Pictures From Italy, dicendo che aveva colori sognanti e stravaganti, assomigliava a Venezia, ma non era interessante come Verona e Genova. Che peccato! Chi ha visto Under the Tuscan Sun dovrebbe sapere che, sebbene i piccoli paesi della Toscana non siano famosi, hanno un’atmosfera unica e affascinante. Siena però è troppo semplice e disadorna rispetto a Firenze e Roma, e così sembra che il carattere di questa città venga avvertito solo da chi ci vive.

In effetti, le parole di Dickens sono vere: l’architettura gotica e le antiche strade in pietra fanno perdere alla città la sua raffinatezza, ma le conferiscono un suo ruolo nella storia. Anche se il tempo passa velocemente, la Siena d’oggi è simile a quella del periodo di Dickens. Quelle pietre sono state toccate probabilmente dai piedi di molti personaggi storici. Se la fontana potesse parlare, ci racconterebbe la sua lunga storia e ci direbbe che vale la pena di vivere la propria vita adagio. La cattedrale in marmo bianco e nero è stata testimone dei periodi più prosperi e dei momenti più tristi e ha anche guardato in faccia il disastro provocato dalla morte nera. Negli affreschi di Santa Maria della Scala possiamo ancora vedere come l’umanesimo affrontava la separazione tra la vita e la morte. Nelle rovine delle mura di oggi, possiamo ancora intravedere l'ombra del grande piano del passato per costruire la chiesa, e sentire l'abisso di disperazione per il suo fallimento. A differenza di alcune città antiche più turistiche, Siena di notte non è molto illuminata. Visto che gli italiani mangiano tardi la sera, i ristoranti vicino alla piazza sono sempre aperti fino a notte fonda, ci si può sedere all'aperto con un aperitivo e godersi la fresca brezza serale estiva. Tuttavia l'opzione migliore è sedersi per terra in Piazza del Campo, proprio come un vero senese.

Non devi pensare a niente o fare nulla, metti giù il cellulare bombardato da messaggi futili e svuoti la testa piena di preoccupazioni. Seduta lì, le stelle baluginavano lontano nel cielo notturno e la brezza serale mi accarezzava. Quasi fosse la scena di un film, il rumore intorno era improvvisamente sparito. In quel momento mi sono sembrate chiare la piccolezza delle persone e la grandezza dello spirito. Penso che la vita sia veramente così. Questa città dai monumenti bianchi e neri è sempre illuminata dal sole. Il peso imponente della storia e la pace della vita s'intrecciano, dando vita al distintivo carattere artistico di Siena. Questo senso di separazione tocca ogni visitatore diversamente. Tenere in mano un gelato, vagare per le strade tortuose della città antica, cercare i differenti lampioni per le strade: tutti i particolari di Siena sono testimoni della storia e spettatori del presente. Qualcuno di noi cresce lì, qualcuno ci passa di fretta, altri non possono dimenticarla.

Tu, quale di questi sei? Questa è Siena, la Toscana, l'Italia.

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