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La Regina soppiantata dal pastore anticolonialista: lo schiaffo a Elisabetta II

Alla statua della Regina Elisabetta il sindaco Khan preferisce un'opera che omaggia un pastore anticolonialista del Malawi. E in futuro ce ne sarà una raffigurante 850 persone transgender

Il pastore anticolonialista al posto della Regina: lo schiaffo a Elisabetta II

L'idea di onorare la Regina Elisabetta II con una statua a Trafalgar Square era stata accolta, nei giorni scorsi, con un ampio sostegno alla Camera dei Comuni. La proposta era arrivata dall'ex ministro conservatore Sir John Hayes secondo il quale la Regina, morta all'età di 96 anni l'8 settembre scorso, meritava un "degno memoriale nazionale". Da qui l'idea: "Per me, una statua sull'ultimo plinto di Trafalgar Square sarebbe l'ideale". Nel 2009, il quarto plinto della storica piazza londinese ha ospitato una statua commemorativa dell'eroe della Battaglia d'Inghilterra Sir Keith Park, mentre di recente è stata esposta la scultura di Heather Phillipson, The End, rimossa lo scorso agosto dopo due anni. Come spiega la Bbc, a scegliere le sculture che vengono esposte nella piazza, sul quarto plinto, è una commissione ad hoc composta da un gruppo indipendente di artisti e giornalisti. L'ok finale spetta poi al Municipio, in questo caso al sindaco di Londra di origini pakistane, Sadiq Khan. Che di una statua dedicata alla Regina Elisabetta non ne vuole sentir parlare.

Il sindaco di Londra si oppone

Come conferma il Telegraph, infatti, il sindaco Khan ha affermato che una statua della Regina Elisabetta II non sarà collocata sul quarto plinto di Trafalgar Square nel prossimo futuro. L'ufficio del primo cittadino londinese ha sottolineato che il quarto plinto continuerà a mostrare nuove opere di artisti di livello mondiale per il prossimo futuro, almeno per i prossimi quattro anni. Attualmente è collocata un'opera dell'artista del Malawi Samson Kambalu, Antelope, che rimarrà in piedi fino a settembre 2024. Il lavoro di Kambalu ritrae John Chilembwe, il pastore anticolonialista che guidò una rivolta del 1915 contro il dominio britannico nel Nyasaland, ora Malawi. Opera che a ricevuto non poche critiche, poiché la rivolta ha portato a spargimenti di sangue, inclusa la decapitazione di un colono britannico.

Bufera su Khan

Khan ha sottolineato che l'opera in questione incoraggia "la discussione sulla lotta per la libertà e l'uguaglianza". E dopo l'opera di Kambalu, sarà il turno della statua creata dall'artista Teresa Margolles, che raffigura i volti di 850 persone transgender. Opere e artisti che, naturalmente, rispecchiano un chiaro impianto ideologico ultra-progressista: il rifiuto di collocare uan statua della Regina diventa dunque una battaglia ideologica e identitaria da parte del sindaco Khan, che si dice altresì disponibile a collocare una statua altrove ma non nella centralissima e simbolica Trafalgar Square. "Una statua della Regina in un luogo adatto a Londra è una questione che la famiglia reale deve considerare, e ovviamente Londra è pronta a sostenerli nei loro desideri". Il rifiuto del sindaco di collocare la statua a Trafalgar Square ha scatenato un acceso dibattito nel Paese e sui social. Casa Arjay ha twittato che è "vergognoso che Khan sia autorizzato a prendere la decisione" mentre Paul Mullins ha affermato che il sindaco "dovrebbe essere ignorato". Secondo Henry Bolton la decisione del primo cittadino londinese è scioccante e deve essere annullata con un atto del Parlamento.

Un dibattito destinato a durare anche nelle prossime settimane.

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