Guerra in Ucraina

Le sirene svegliano l'Ucraina: rischio raid aerei su Kiev e Leopoli

Le sirene sono tornate a suonare in quasi tutta l'Ucraina. I russi continuano l'avanzata su Mariupol. Zelensky: "Un atto di terrore che sarà ricordato nei secoli a venire"

Le sirene svegliano l'Ucraina: rischio raid aerei su Kiev e Leopoli

Quella appena trascorsa in Ucraina è stata una nottata convulsa. Le sirene sono tornate a suonare in quasi tutte le regioni. Il rischio di raid aerei è scattato pressoché ovunque, da Odessa a Kharkiv, da Zaporizhzhia e Sumy passando per Vinnytsia e Zhytomyr. Le osservate speciali sono tuttavia Kiev e Leopoli, ovvero la capitale assediata da giorni e la città dell'ovest non distante dal confine polacco.

Il suono delle sirene

La situazione desta particolare preoccupazione a Leopoli, che deve fare i conti con il quarto allarme antiaereo delle ultime 24 ore. Qui le sirene si sono attivate intorno alle 4.20 ora locale mentre gli altoparlanti hanno ordinato ai residenti di correre nei rifugi.

Nella notte, intanto, Volodymyr Zelensky ha postato un nuovo video sui suoi canali social. L'assedio di Mariupol passerà alla storia come esempio di crimine di guerra, ha sottolineato il presidente ucraino nel filmato, parlando di "un atto di terrore che sarà ricordato nei secoli a venire". Zelensky ha inoltre annunciato che diversi partiti politici saranno sospesi durante la legge marziale a causa della guerra condotta dalla Federazione Russa e dei legami di alcuni di loro con questo paese. In particolare, il Consiglio nazionale di sicurezza e difesa dell'Ucraina ha deciso di sospendere l'attività della "Piattaforma di opposizione - Per la vita", "Partito della Sharia", "Nostro", "Blocco di opposizione", "Opposizione di sinistra", "Unione delle forze di sinistra", "Stato", "Partito socialista progressista di Ucraina". "Partito socialista", "Socialisti" e "Blocco Vladimir Saldo".

A proposito di Mariupol, l'esercito russo continua la propria avanzata nel cuore della città portuale. Secondo quanto riportato dal Kyiv Independent, le truppe del Cremlino avrebbero fermato un convoglio di autobus diretto nella suddetta città per evacuare i residenti. Stando a quanto riferito dal consiglio comunale di Berdyansk, il convoglio si stava dirigendo in città da Zaporizhzhia per raccogliere i residenti di Mariupol in fuga, ma sarebbe stato fermato dai russi vicino al villaggio di Azovske, a tre chilometri da Berdyansk. Al convoglio non sarebbe stato permesso di entrare nei confini della città e agli autisti non è stato permesso di pernottare.

La Cina risponde agli Stati Uniti

Lontano dai campi di battaglia, la Cina ha risposto agli Stati Uniti. Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha dichiarato che, in merito alla guerra in Ucraina e in risposta alle recenti affermazioni di Joe Biden, "il tempo dimostrerà che la posizione della Cina è dalla parte giusta della storia".

"La Cina continuerà a formulare giudizi indipendenti basati sul merito della questione e in un atteggiamento obiettivo ed equo. Non accetteremo mai alcuna coercizione e pressione esterna e ci opponiamo anche a qualsiasi accusa e sospetto infondati contro" il nostro Paese, ha detto Wang ai giornalisti, secondo una dichiarazione del ministero degli Affari esteri cinese riportata dai media internazionali.

Il ministro Wang ha inoltre ribadito che "la soluzione a lungo termine è abbandonare la mentalità della Guerra fredda, astenersi dall'impegnarsi in scontri di gruppo e formare veramente un'architettura di sicurezza regionale equilibrata, efficace e sostenibile".

"Solo in questo modo si può raggiungere una stabilità a lungo termine nel continente europeo", ha concluso.

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