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Siria, Israele interrompe gli aiuti umanitari ai civili

L'operazione Buon Vicinato è iniziata nel 2013. Ma adesso, la vittoria di Assad nel sud della Siria ha cambiato i piani di Israele

Siria, Israele interrompe gli aiuti umanitari ai civili

Israele interrompe l'operazione "Buon Vicinato", la campagna con cui le Israel defense forces hanno assicurato aiuti umanitari a migliaia di civili siriani in tutti gli anni della guerra in Siria. L'operazione ha avuto soprattutto come obiettivi la fascia dei territorio siriano a nord del confine con Israele, quello controllato dai gruppi ribelli. In questo modo, lo Stato ebraico ha sostenuto la popolazione locale assicurandosi il confine sia dall'esercito di Damasco (e dalle forze legate all'Iran) sia dallo Stato islamico.

I militari israeliani hanno però spiegato che adesso la situazione del conflitto è cambiata. E gli aiuti umanitari non erano più convenienti una volta che l'esercito siriano ha ripreso il controllo di tutto il territorio. Bashar al Assad si è assicurato tutto il confine con Israele sotto la protezione della Russia e con l'accordo delle altre potenze coinvolte, E adesso il governo di Benjamin Netanyahu ha anche abbandonato i ribelli sostenuti nel corso di questi anni.

Negli ultimi anni, l'operazione Buon Vicinato ha comunque avuto degli effetti concreti sulla popolazione, a prescindere dal giudizio politico. Secondo i dati delle Idf, è stato possibile trasferire 4900 feriti siriani, tra i quali 1300 bambini, negli ospedali israeliani e sono stati forniti aiuti a decine di migliaia di civili.

Iniziata nel 2013, l'operazione aveva lo scopo strategico di mostrarsi come potenza benefica nei confronti della popolazione locale, in modo da guadagnarsi il suo favore in caso di rovesciamento di Assad e di vittoria delle forze locali.

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