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Spagna, il nascente governo rosso-viola preoccupa vescovi, Pp e Vox

Per il cardinale Antonio Cañizares Llovera e Santiago Abascal sarebbero a rischio il patrimonio cattolico della Spagna e l’unità della nazione iberica

Spagna, il nascente governo rosso-viola preoccupa vescovi, Pp e Vox

In Spagna il nascente governo rosso-viola, formato da una coalizione composta da partiti di sinistra ed estrema sinistra (l'alleanza Psoe – Podemos, allargata alla Sinistra Repubblicana Catalana e indipendentista), preoccupa, e non poco, i vescovi.

Gli alti prelati di Spagna temono una deriva etica mai vista nel paese iberico, addirittura peggiore di quella vissuta durante gli esecutivi di José Louis Rodríguez Zapatero.

"Siamo in una situazione critica" e in un "momento cruciale e di emergenza", ha scritto l'Arcivescovo di Valencia, il Cardinale Antonio Cañizares Llovera, attraverso una lettera pubblica indirizzata ai fedeli della sua Arcidiocesi (che conta più di due milioni e seicento mila battezzati).

Nella lunga lettera, datata 3 gennaio 2020, festa del Santissimo Nome di Gesù, il cardinal Cañizares, senza citare apertamente l'accordo politico che va profilandosi tra i due partiti progressisti spagnoli, parla di "una vera emergenza per il futuro" e spiega che "molto dipenderà da ciò che accade in questi giorni".

L'Arcivescovo di Valencia scrive di avere parlato la scorsa settimana con "un signore della Spagna molto importante, di grande saggezza, lucidità ed esperienza" (il riferimento sembra addirittura l'attuale Re di Spagna, il cattolico Filippo VI, il figlio di Juan Carlos I e della regina Sofia).

E questo "saggio" ha consigliato la Chiesa di continuare ad "annunciare e testimoniare Gesù Cristo, nelle opere e nelle parole, che è ciò di cui abbiamo bisogno", chiedendo il dono di "uomini e donne, con una nuova mentalità" e questo cambierà "il mondo e la nostra Spagna". Nella sua lettera il cardinale fa riferimento genericamente alla classe politica iberica ("ci dirige una cultura spogliata della fede") ed è preoccupato per "degli eventi che ci riempiono di incertezza".

Il nuovo governo di Pedro Sánchez, infatti, sta nascendo (sarà partorito, a maggioranza semplice, martedì 7 gennaio 2020) dopo varie settimane di trattative, a più di due mesi dalle ultime elezioni e dopo ben nove mesi di governo ad interim dello stesso Sánchez.

Come scrive Luca Tancredi Barone su Il Manifesto, dopo alcune "manovre giudiziarie ambigue" e cambi di casacca, il nuovo governo dovrebbe contare su "167 fragili sì", su 165 no e su 18 astensioni (gli indipendentisti catalani).

Il porporato, chiama tutti i fedeli cristiani di Valencia e di tutte le parti di Spagna "alla preghiera. In questo modo confessiamo che senza Dio non possiamo fare nulla, che tutte le nostre attività sono svolte da Lui e che nulla di veramente degno potrebbe essere realizzato se non abbiamo il suo amore e la sua grazia". Per Cañizares Llovera "né il rinnovamento né l'edificazione" della Spagna saranno possibili "se non preghiamo".

Il lungo messaggio del cardinale si chiude con un inconsueto testo: "chiedo fortemente e mi inginocchio davanti a tutti" affinché "preghiate, oggi e nei giorni seguenti, finché non si chiarisce il futuro incerto che viviamo in Spagna". Cañizares auspica che "in tutte le messe", nelle case e "nei conventi di vita contemplativa" si preghi "intensamente per la Spagna. La situazione è urgente. Niente è impossibile per Dio. Questo è il messaggio più essenziale che posso darvi, specialmente in questi tempi di secolarizzazione ed eclissi di Dio. L'oblio di Dio è l'oblio dell'uomo". Per l'Arcivescovo di Valencia la preghiera è la garanzia dell'umanizzazione del mondo, "della nostra Spagna perché è la garanzia del recupero dell'umano e del bene comune che solo in Dio trova il suo fondamento e la sua verità".

La preoccupazione di tutti i vescovi spagnoli è legate alla probabile apertura, con un governo così lontano dalle verità cattoliche, a numerose modifiche che apriranno ulteriormente le maglie dell'aborto, del suicidio assistito e dell'eutanasia, della fecondazione artificiale e dell'adozione per le coppie dello stesso sesso e per i single, del riconoscimento dei diritti "umani" agli animali, il tutto attraverso l'accettazione delle "agende" del femminismo radicale, dei gruppi Lgbtq+ e dei "potentati" che anche in Spagna condizionano l'economia.

Non a caso è stato durissimo l’intervento del leader di Vox, Santiago Abascal, nel corso del suo intervento nella sessione di investitura del nuovo governo. Abascal ha sia difeso il patrimonio cattolico spagnolo dall’ennesimo attacco laicista che potrà sferrare questo nuovo governo, sia l’unità della nazione spagnola che reputa in pericolo.

Pedro Sánchez è "un truffatore che ha ingannato i suoi elettori e che ha tradito gli spagnoli nel loro insieme. Questi sono i motivi per cui non supporteremo mai il suo governo", ha dichiarato il leader del partito di Destra. Per Abascal Pedro Sánchez si sarebbe "genuflesso davanti ai separatisti", ma Vox è "determinata a difendere la sovranità nazionale che il Psoe ha messo in vendita".

Duri sono stati i giudizi anche del Partito Popolare con il suo leader Pablo Casado Blanco. "La maggioranza della popolazione spagnola prevarrà", ha scritto su Twitter Casado. "Questo non è ciò che si esprime nel patto di Sanchez per il malgoverno. Questo tentativo di appropriazione indebita della sovranità non può che meritare il più forte esercizio di riaffermazione della sovranità nazionale.

E il PP lo guiderà".

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